
Approvato il codice etico di Federfarma
Correttezza, autonomia, moralità e imparzialità, ma anche rispetto del pluralismo delle idee e degli interessi. E ancora: impegno a non percepire alcun compenso per la partecipazione a iniziative organizzate da 'fornitori' e a non divulgare informazioni riservate. Sono questi i capisaldi del Codice etico di Federfarma, approvato a fine maggio e illustrato sul notiziario 'Filodiretto' della Federazione titolari di farmacia. Un codice di autoregolamentazione che disciplina i rapporti tra i componenti del vertice sindacale nell' esercizio delle loro funzioni. L' articolo 1, tra i doveri dei componenti del Consiglio di presidenza, prevede l' impegno a "mantenere un comportamento ispirato ai principi di correttezza, autonomia, integrità, moralità, lealtà, imparzialità e senso di responsabilità nei confronti della base associativa e delle istituzioni, assicurando il rispetto delle procedure democratiche e del pluralismo delle idee e degli interessi".
Si impegnano, inoltre, a "non ricevere compensi per la partecipazione a iniziative o attività organizzate da soggetti che forniscono beni e servizi alle singole farmacie, ovvero a Federfarma in tutte le sue articolazioni", e a "non divulgare all' esterno informazioni di carattere riservato di cui siano venuti a conoscenza nello svolgimento del proprio mandato".
In merito ai doveri dei componenti del Consiglio di presidenza designati a far parte di organismi esterni alla Federazione, questi ultimi - secondo il Codice etico - si impegnano tra l' altro a "svolgere il proprio mandato nell' interesse dell' ente presso cui sono stati designati e nel rispetto delle linee di indirizzo fornite dalla Federazione, senza avvalersene per vantaggi diretti o indiretti a se stessi o a terzi"; a "rimettere il mandato ogni qualvolta si presentino cause di incompatibilità o impossibilità a una partecipazione continuativa, o comunque su richiesta opportunamente motivata del Consiglio di presidenza". Con l' obiettivo di diffonderne i principi ed ampliarne gli ambiti applicativi, il Codice - informa Federfarma - è stato trasmesso alle organizzazioni. Il Consiglio auspica infatti che tale codice di autoregolamentazione possa trovare generale applicazione da parte di tutte le componenti della categoria.
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