Canali Minisiti ECM

Artrite reumatoide: effetti terapeutici da un ibrido molecolare

Farmaci Redazione DottNet | 25/07/2019 14:10

Lo rivela uno studio illustrato sul "Journal of Medicinal Chemistry"

 Un composto molecolare 'intelligente' che promette di essere efficace per il trattamento dell' artrite reumatoide - una patologia che, secondo l' Organizzazione Mondiale della Sanità, interessa oltre il 17% della popolazione italiana ed è destinata ad aumentare - è stato messo a punto e impiegato in via sperimentale, su modelli animali, da un gruppo coordinato da Fabrizio Carta e Claudiu Supuran dell' Università di Firenze. I risultati dello studio sono stati illustrati sul "Journal of Medicinal Chemistry".

Il lavoro è frutto di una collaborazione tra il Dipartimento di Neuroscienze, Psicologia, Area del Farmaco e Salute del Bambino e quello di Chimica "Ugo Schiff" dell' Ateneo fiorentino. "Lo studio - spiegano Carta e Supuran - si inserisce in un ambito di ricerca, quello dell' utilizzo a scopi terapeutici del monossido di carbonio, che solo recentemente ha suscitato grande interesse da parte della comunità scientifica".

Noto per la sua tossicità, il monossido di carbonio è stato recentemente riabilitato per il suo importante ruolo di mediatore cellulare. ''Diversi studi clinici, alcuni ancora in corso - aggiungono i due studiosi - hanno dimostrato come a basse concentrazioni questo gas abbia effetti positivi nel trattamento di diverse patologie, tra le più studiate quelle di natura infiammatoria. Tuttavia, essendo privo di selettività verso i tessuti bersaglio, la sua somministrazione in maniera sicura e controllata resta un problema irrisolto''.

pubblicità

Il team fiorentino ha realizzato molecole in grado di svolgere una doppia azione: liberare da una parte monossido di carbonio all' interno dell' organismo e inibire dall' altra gli enzimi di anidrasi carbonica correlati al processo infiammatorio e al decorso dell' artrite reumatoide. Lo studio ha richiesto due anni di attività e si è basato su risultati raggiunti in precedenza dallo stesso gruppo di lavoro. "Questi ibridi così strutturati - sottolineano i due studiosi - hanno prodotto effetti terapeutici superiori a quelli ottenuti dalle singole entità molecolari somministrate separatamente. Il risultato è riconducibile all' inibizione selettiva delle anidrasi carboniche coinvolte nella patologia, congiuntamente al rilascio controllato di unità di monossido di carbonio nel tessuto bersaglio".

I dati preliminari raccolti da Carta e Supuran pongono solide basi alla somministrazione controllata di monossido di carbonio a fini terapeutici. Il prossimo obiettivo dei ricercatori è quello di rendere i composti ancora più efficaci e selettivi nella capacità di inibire le anidrasi carboniche coinvolte nel processo infiammatorio ed allo stesso tempo di confinare il rilascio controllato di monossido di carbonio esclusivamente nei tessuti di interesse.

fonte: Journal of Medicinal Chemistry

Commenti

I Correlati

Lo studio, riportato nell'articolo dell’ International Journal of Molecular Sciences, si deve al Systems Biology Group Lab dell’Ateneo di Roma, diretto dal prof. Mariano Bizzarri, in collaborazione con la Aurora Biosearch di Bollate

Talazoparib è un farmaco antitumorale appartenente alla classe degli inibitori PARP (poli-ADP-ribosio polimerasi). Agisce bloccando un enzima chiamato PARP

"Ottima aderenza e retention in care sia delle persone con HIV sia di chi vuole prevenire l’infezione. Minor ricordo di malattia e riduzione dello stigma dovuto all’assunzione quotidiana di farmaci"

Tre le principali evidenze emerse: Esiti riferiti dai pazienti (PROMs): in calo il loro utilizzo, estensioni di indicazione e prezzi e uso del blended prive: dinamiche stabili, spesa per i nuovi farmaci in aumento rispetto al 2024-26

Ti potrebbero interessare

Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi

Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi

Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project

La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti

Ultime News

Più letti