Meno casi ma in forma più aggressiva. In Usa la prima vittima
Ancora non è iniziata, ma come ogni anni e' arrivata l'ora di prepararsi all'arrivo della prossima stagione influenzale. La campagna vaccinale inizierà a metà ottobre e terminerà a fine dicembre, per quella che si annuncia come una stagione forse con meno casi ma più aggressivi. Negli Stati Uniti invece c'è già stata la prima vittima, una bambina di 4 anni. La piccola, morta pochi giorni fa a Perris in California, è risultata positiva al virus dell'influenza e soffriva anche di altri disturbi cronici che possono aver aggravato le sue condizioni.
Si tratta del primo decesso pediatrico dovuto all'influenza nella nuova stagione 2019-20120: usualmente la malattia non inizia a diffondersi tra ottobre e novembre. Un episodio che, insieme ad una serie di segnali anticipati sull'aggressività dei virus in arrivo, sta già allarmando gli esperti americani, che suggeriscono di vaccinarsi al piu' presto, e comunque non oltre la fine di ottobre.
Il caso emerso della bambina negli Usa morta per influenza, aggiunge Pregliasco "ci ricorda che questa malattia può uccidere, soprattutto i soggetti più fragili". Per quanto riguarda l'Italia, è stata pubblicata ieri in Gazzetta ufficiale la determina dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), che autorizza l'aggiornamento per la stagione 2019-2020 della composizione dei vaccini influenzali. La protezione del vaccino comincia circa due settimane dopo la vaccinazione e dura per sei-otto mesi circa, per poi decrescere. Oltre alle vaccinazioni e l'eventuale uso di farmaci antivirali, per limitare la diffusione dell'influenza, ricorda l'Aifa, è importante lavare regolarmente e frequentemente le mani con acqua e sapone, coprire la bocca e il naso con un fazzoletto quando si tossisce e starnutisce, e aerare regolarmente le stanze.
Studio dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù in collaborazione con l’Università di Roma “Tor Vergata” e il Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston
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