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La mappa delle proteine e l'ovaio artificiale in 3D

Ginecologia Redazione DottNet | 07/01/2020 17:33

Porterà a un inchiostro che potrà aggiungere un ulteriore tassello per la creazione dell'ovaio artificiale in 3D e per permettere il suo funzionamento

E' sempre meno remota la possibilità di poter avere un ovaio artificiale che può essere impiantato in una donna e che può consentirle di avere un figlio. Per la prima volta, infatti, seppur su un maiale, la scienza è riuscita a identificare e a mappare la posizione delle proteine strutturali di un ovaio. Per gli studiosi della Northwestern University di Chicago e dell'Ann & Robert H. Lurie Children's Hospital, che hanno condotto l'analisi, si tratta di un inchiostro che potrà aggiungere un ulteriore tassello per la creazione dell'ovaio artificiale in 3D e per permettere il suo funzionamento. "Questo è un enorme passo in avanti per le ragazze che si sottopongono a trattamenti contro il cancro dannosi per la fertilità", commenta Monica Laronda, ricercatrice che ha coordinato lo studio pubblicato su Nature Communications.

"Una volta impiantato - aggiunge - l'ovaio artificiale risponderà ai segnali naturali per l'ovulazione, consentendo la gravidanza". Nel novembre del 2019 è stato ottenuto il brevetto per la creazione dell'ovaio artificiale, dopo che gli studiosi sono arrivati a stampare in 3D un ovaio che poi hanno impiantato in un topo sterile, che è stata in questo modo in grado di rimanere incinta e di far nascere cuccioli vivi.

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fonte: Nature Communications

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