
Circolare Inps, è obbligatorio il calcolo contributivo: possibile andare in pensione con quota 100
Potranno chiedere il riscatto della laurea agevolato sulla base di quanto previsto dal Decretone del 2019 anche le persone che hanno studiato negli anni precedenti al 1996 purché in sede di richiesta della pensione opzionino il calcolo interamente contributivo. E' quanto emerge da una circolare dell'Inps pubblicata sul sito. Questa richiesta è irrevocabile. L'onere per il riscatto in quest'ultimo caso sarà calcolato con il criterio dell'aliquota percentuale piuttosto che con quello più costoso della riserva matematica.
Il chiarimento riguarda i rapporti tra l'opzione per il sistema contributivo e il riscatto dei periodi assicurativi precedenti il 1996. Questi periodi normalmente vengono riscattati con il metodo della riserva matematica e danno luogo a quote di pensione calcolate con il sistema retributivo.
La decisione dell'Inps apre nuove possibilità per il pensionamento. Diventa a questo punto possibile andare in pensione con quota 100 riscattando con il sistema contributivo una laurea conseguita prima del 1996 naturalmente a condizione di accettare un assegno interamente calcolato con il sistema contributivo. La nuova interpretazione inoltre consente anche di fruire della nuova facoltà di riscatto agevolato della laurea prevista dal decreto del 2018 riducendo i costi del riscatto.
Dal 2027 l’età pensionabile verrà aumentata automaticamente come previsto dalla legge Fornero. Il governo valuta deroghe per lavori usuranti e un aumento graduale. Ma resta il nodo delle risorse
"Un compenso insopportabile che ignora i costi fissi, che aumentano, e il ruolo cruciale del medico”
Resta da capire quale meccanismo di rivalutazione sarà applicato: se quello “pieno” o se il sistema più restrittivo introdotto dal governo Meloni nel 2023 e 2024 per contenere la spesa
Molti cercano di uscire al più presto dal rapporto di dipendenza per sfruttare da liberi professionisti le competenze acquisite o semplicemente riappropriarsi della propria vita o dei propri spazi
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
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