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Rava, in 7 anni un milione di farmaci a bimbi in difficoltà

Farmacia Redazione DottNet | 24/01/2020 18:26

'In farmacia per i bambini' nel 2019 raggiunge 36mila piccoli

I bambini in povertà assoluta in Italia, stando ai dati Istat del 2018, sono 1,2 milioni, uno su otto. Per quelli in condizioni di estrema fragilità e privazione anche in fatto di accesso ai farmaci,ospitati nelle comunità o case- famiglia o che appartengono a nuclei familiari italiani e stranieri in condizioni di grave povertà, sono un milione i medicinali e beni essenziali raccolti in sette anni, dal 2013, con l'iniziativa 'In farmacia per i bambini' la Fondazione Francesca Rava.

Solo quest'anno i bimbi a cui è stato dato un aiuto per l'accesso ai farmaci ad uso pediatrico e ai prodotti cosiddetti di baby care sono stati 36mila bimbi in Italia, oltre 230mila i prodotti raccolti per un valore di oltre un milione di euro anche grazie anche al fatto che il numero delle farmacie aderenti è notevolmente aumentato rispetto alla prima edizione (sono arrivare a oltre 2mila).

Un modo per rispondere, almeno parzialmente, ai bisogni espressi dagli enti che ospitano i minori in difficoltà, che hanno bisogno maggiormente pannolini, farmaci da banco pediatrici (ad esempio paracetamolo e ibruprofene) latti in polvere, alimenti per l'infanzia. L'aiuto offerto grazie al progetto, secondo una ricerca condotta dall'Irs, Istituto di ricerca sociale per la Fondazione Rava, ha permesso agli enti di coprire mediamente circa il 50% del fabbisogno annuale. "Vogliamo sensibilizzare le istituzioni - ha spiegato Elisabetta Strada, responsabile dei progetti speciali della Onlus- affinché possano potenziare il diritto di accesso gratuito alle cure delle fasce più deboli, a partire dai bambini accolti dalle comunità del territorio".

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"Il risparmio derivante dal fatto che doniamo i farmaci con questa iniziativa- ha aggiunto Emanuela Ambreck, responsabile dei progetti medici della Fondazione- viene utilizzato principalmente per bisogni primari, come cibo e abiti". "È stata scelta la farmacia - ha concluso Silvia Pagliacci, vicepresidente di Federfarma-non solo perché vendiamo questi prodotti, ma perché siamo di prossimità anche rispetto ai bisogni dei cittadini".

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