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Aumentano le demenze negli ultra 80enni e nei centenari

Neurologia Redazione DottNet | 12/02/2020 19:33

L'incidenza è dell'8% negli ultraottantenni, sale al 14% negli ultranovantenni, al 22% nei centenari, fino al 48% tra chi ha dai 105 anni in su

L'incidenza delle demenze cresce di pari passo con l'età e si concentra soprattutto nei grandi anziani, anche centenari. Secondo uno studio dell'Istituto Mario Negri di Milano, pubblicato sulla rivista 'Alzheimer's and Dementia', con il supporto della Fondazione Italo Monzino, l'incidenza di queste malattie è dell'8% negli ultraottantenni, sale al 14% negli ultranovantenni, al 22% nei centenari, fino al 48% tra chi ha dai 105 anni in su.  Attualmente in Italia si registrano circa 350.000 nuovi casi di demenza ogni anno, due terzi dei quali fra i grandi anziani di 80 o più anni. Lo studio, partito nel 2002 in provincia di Varese, ha coinvolto più di 2.500 persone, di cui 267 centenari, e permesso di stimare per la prima volta l'incidenza di questa malattia anche negli ultracentenari.

E' così emerso che la demenza colpisce principalmente i grandi anziani: i 2/3 dei casi hanno dagli 80 anni in su, e con il crescente invecchiamento della popolazione questa proporzione è destinata a crescere ulteriormente nei prossimi decenni. La relazione tra età e incidenza della demenza risulta modellata dall'interazione di tre fattori: il processo di invecchiamento (ovvero l'accumulo nel tempo di cambiamenti e danni responsabili del declino funzionale), i vari fattori di rischio di decadimento cognitivo nel corso della vita e il crescente rischio di morte con l'avanzare dell'età.

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"Attualmente - commenta Ugo Lucca, capo del Laboratorio di Neuropsichiatria Geriatrica del Mario Negri -, le ricerche sulla demenza continuano a concentrarsi principalmente sul giovane anziano, nonostante i risultati in questa classe di età non siano generalizzabili ai grandi anziani". Essendo il segmento di popolazione a più alto rischio di demenza, secondo i ricercatori, i grandi anziani dovranno diventare l'obiettivo principale della ricerca se si vorranno sviluppare strategie di trattamento veramente efficaci e promuovere interventi preventivi di salute pubblica per ridurre l'impatto della demenza.

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