Introvabili anche i disinfettanti. Farmacie comunali: sforzo per il materiale
Su mascherine e disinfettanti per le mani sono in corso "speculazioni intollerabili": lo scrive in una nota Federconsumatori, annunciando che denuncerà anche all'Antitrust gli aumenti anomali dei prezzi e invitando il ministero della Salute non solo a fare "verifiche approfondite" ma anche a "disporre la distribuzione di tali dispositivi alla popolazione nei casi di maggiore necessità e urgenza". "Dai nostri monitoraggi e dalle segnalazioni di alcuni cittadini" emerge che "in molte zone è difficile reperire" i dispositivi di protezione in farmacia o nella grande distrubuzione, con i prezzi online che "sono lievitati a dismisura, si può arrivare a pagare anche 8,69 - 10,90 Euro un prodotto da 80 ml che normalmente ne costa in media 3,50 Euro, con un rincaro di oltre il 148%. Anche su internet la reperibilità diminuisce di minuto in minuto e rimangono disponibili spesso solo i prodotti multi-confezione".
"Siamo in prima linea come tutti gli operatori sanitari e delle Istituzioni. Le farmacie comunali italiane sono state allertate attraverso l'invio di tutte le comunicazioni che abbiamo ricevuto: in particolare, stiamo seguendo tutto ciò che il Ministero Salute e l'Istituto superiore dispone". Così il presidente di Assofarm, Venanzio Gizzi (nella foto), nel fare il punto della situazione sulla emergenza Coronavirus. Di Assofarm fanno parte 1.600 farmacie comunali italiane ed associate 600 private. "Come Assofarm - ha continuato il manager dell'Aquila Gizzi - possiamo dire che abbiamo un sistema di comunicazione in tempo reale per dare tutte le disposizioni necessarie qualora, speriamo di no, ce ne fosse bisogno".
In questo senso, Gizzi ha parlato anche di materiali e medicine, a partire dalle mascherine che in molti centri non si trovano: "stiamo facendo uno sforzo generale, abbiamo già mandato una circolare per cercare di recuperare materiale per renderlo solidale in tutto il territorio, a partire dalle mascherine - ha spiegato Gizzi - Riguardo le medicine, i farmaci ci sono ma sono farmaci che vengono distribuiti dalle strutture sanitarie preposte". In riferimento alla situazione generale, Gizzi ha sottolineato "che abbiamo una comunità scientifica molto attenta e preparata e, se seguiamo quanto necessario e ci diranno gli esperti, possiamo operare con tutta tranquillità, non ci dobbiamo lasciar prendere dal panico anche se non c'è da negare che la situazione è seria. Raccomandiamo anche noi di non affollare i pronti soccorso e, in caso di sintomi, di contattare medici di base e farmacisti attivando tutte le precauzioni che operatori e istituzioni hanno previsto".
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