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Gimbe, in 7 giorni -3.600 ricoveri. Rischio seconda ondata

Infettivologia Redazione DottNet | 14/05/2020 18:38

Cartabellotta: "Il 'contagioso' entusiasmo per la fase 2 sta generando un pericoloso effetto domino sulle riaperture rischiando di vanificare i sacrifici degli italiani". Aumentano le vittime

Quasi 3.600 ricoveri per Covid-19 in meno in una settimana, pari un calo del -23%, e una riduzione di 440 posti occupati nelle terapie intensive, pari al -33%. Questi i dati per la settimana 7-13 maggio che emergono dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe e che segnalano "il costante alleggerimento di ospedali e reparti di terapia intensiva. Tuttavia, osserva il presidente Gimbe Nino Cartabellotta, "decidere la ripresa di attività e servizi sulla base di dati che riflettono ancora il periodo del lockdown, aumenta il rischio di una seconda ondata all'inizio dell'estate"  "Il 'contagioso' entusiasmo per la fase 2 sta generando un pericoloso effetto domino sulle riaperture rischiando di vanificare i sacrifici degli italiani", spiega.

Se da un lato, infatti, "questi numeri alimentano l'ottimismo e invitano ad anticipare riaperture di attività e servizi - commenta - dall'altro bisogna essere consapevoli che l'epidemia è ancora attiva, che in Italia si stimano 3-4 milioni di persone contagiate e che i soggetti asintomatici rappresentano una fonte certa di contagio". ( Nel dibattito pubblico delle ultime settimane, prosegue Cartabellotta, "la vertiginosa rincorsa alle riaperture ha preso il sopravvento rispetto ad una scrupolosa programmazione sanitaria della fase 2 su cui non mancano criticità". Tra le principali, conclude, "l'assenza di una strategia di sistema, i problemi di approvvigionamento di mascherine e reagenti per i tamponi e le autonome interpretazioni regionali delle evidenze scientifiche su test diagnostici e trattamenti".

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Intanto torna ad aumentare il numero quotidiano di vittime con coronavirus in Italia: dopo giorni in cui il valore era rimasto sotto i 200, torna a salire nettamente sopra questa soglia. Un dato che si accompagna però a un nuovo minimo storico del rapporto tra nuovi positivi e tamponi effettuati, con un calo della platea totale dei malati di oltre duemila unità. Resta la Lombardia la regione centro dell'epidemia, con un nuovo caso su due. Dei 992 tamponi positivi rilevati oggi, la maggior parte sono in Lombardia, con 522 nuovi positivi (il 52,6% dei nuovi contagi). Tra le altre regioni più colpite dal coronavirus, l'incremento di casi è di 151 casi in Piemonte, 77 in Emilia Romagna, di 32 in Veneto, di 30 in Toscana, di 65 in Liguria e di 41 nel Lazio (in cu vengono però conteggiate anche 19 vittime degli scorsi giorni).

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