Sindacati: "L'iniziativa contro il muro di gomma delle società datoriali"
Il 18 giugno i lavoratori della Sanità privata e delle Rsa saranno in sciopero per il rinnovo del contratto atteso da 13 anni. Lo annunciano Cgil, Cisl e Uil: "Braccia incrociate contro la vergogna di Aris (Associazione religiosa istituti socio-sanitari) e Aiop (Associazione ospedalità privata), Regione e asl verifichino le strutture accreditate. Chiediamo alla Regione Lazio e alle Asl di intervenire sugli accreditamenti garantendo le regole dettate dalla legge regionale e i controlli sulle strutture private".
E lanciano l'offensiva contro "il muro di gomma delle associazioni datoriali, a partire da Aris, Aiop e Unindustria Lazio, concentrate unicamente sul profitto, a discapito di chi ogni giorno rischia la vita e dei pazienti che affidano loro la propria salute". E ancora: "Alle stesse persone che in tutti in questi mesi l'intero Paese ha rivolto gratitudine, a infermieri, oss, tecnici, terapisti, ostetriche, professionisti e personale amministrativo e di assistenza che, insieme ai colleghi della sanità pubblica, ci stanno tirando fuori da un periodo emergenziale difficilissimo, i datori di lavoro stanno negando il più basilare dei diritti". Nel solo Lazio si tratta di 25mila lavoratori che assicurano il 40% delle prestazioni di sanità pubblica. "Allo stesso tempo - dicono i sindacati - non possiamo accettare la situazione delle RSA, in cui si applicano condizioni contrattuali peggiorative rispetto ai colleghi, a parità di professione".
In valori assoluti, questo significa più di 25 miliardi di euro l'anno, una cifra che pesa sui bilanci delle famiglie. Lo rivela il rapporto del Centro Studi Aiop
Un medico su tre ha subito una denuncia penale e/o civile. Ma solo il 3% viene condannato
Mancano fondi per servizi e personale, ma si finanziano le farmacie e il privato. Sotto accusa anche i ritardi nella spesa del Pnrr e il mancato rinnovo dei contratti del personale sanitario
Lo rileva la ricerca dell'Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano, presentata durante il convegno "Sanità Digitale: i germogli della trasformazione"
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro
Con la graduatoria parte la caccia ai 22mila posti
Nursing Up: "Mai così tante. In nessun ospedale agenti dopo le 24"
Commenti