
Attesi monitoraggi per il 3 giugno. R0 non è unico dato. Rt oscilla
E' iniziato il conto alla rovescia per l'eventuale riapertura della mobilità tra le Regioni italiane prevista dal 3 giugno, con la Lombardia ancora sotto i riflettori per il numero di contagi ed una situazione molto differenziata tra le varie aree del Paese. Decisivi saranno i dati dei monitoraggi sull'andamento epidemiologico, a partire da quelli attesi per venerdì 29 maggio e che ci consegneranno la fotografia dei contagi, e non solo, avvenuti nella seconda settimana relativa alle prime riapertura del 4 maggio e quelli relativi al 18 maggio, data di riavvio di molte attività commerciali. Sarà sulla base di tali dati, elaborati dal ministero della Salute e dall'Istituto superiore di sanità (Iss), che il governo deciderà in merito al riavvio della mobilità tra le Regioni. A pesare, nella valutazione, non sarà un solo elemento ma 21 indicatori individuati per 'pesare' il grado del rischio.
Un algoritmo tra tutti gli indicatori permetterà di definire se in un territorio le condizioni sono positive o di allerta.
In questa direzione si è già espresso anche il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro, sottolineando che c'è grande oscillazione dell'indice Rt sul territorio e che tale parametro cambia su base settimanale. Per questo Brusaferro lo escluderebbe, come ha dichiarato nell'ultima conferenza stampa all'Iss sull'andamento dell'epidemia, "come criterio per gli spostamenti tra Regioni". Ad ogni modo, aveva affermato, "la mobilità tra Regioni va affrontata con un numero di nuovi casi ancora più ridotto rispetto a quello che abbiamo". Dal numero di tamponi effettuati al grado di saturazione delle terapie intensive al valore R0, i 21 indicatori sono previsti dal decreto del ministro della salute sui criteri per il monitoraggio dell'epidemia. Proprio sulla base dell'andamento della curva epidemica in relazione ai 21 'sorvegliati speciali', si potranno decidere dunque ulteriori allentamenti o il ritorno a misure di lockdown e zone rosse. I
l 'check' del rischio è affidato ad un'apposita cabina di regia e viene effettuato settimanalmente. Tre sono i macro criteri individuati i cui valori dovranno essere monitorati nella fase 2: capacità di monitoraggio; capacita' di accertamento diagnostico e gestione dei contatti; tenuta dei servizi sanitari. Tra gli indicatori particolari da tenere sotto controllo costante ci sono il numero di casi sintomatici e la percentuale di tamponi positivi. Ed ancora: si dovra' monitorare il numero di nuovi focolai e di accessi al Pronto soccorso (Ps). Per ogni indicatore e' fissato un livello di "soglia" ed uno di "allerta". Per i tamponi, ad esempio, la soglia accettabile e' il trend di diminuzione in setting ospedalieri e Ps. Inoltre, si sara' nella soglia se l'indice di contagio R0 e' inferiore a 1. Per i Ps, il valore soglia e' un numero di accessi con sindromi compatibili con Covid in diminuzione o stabile in almeno l'80% dei Ps parte della rete di sorveglianza nella Regione. E' allerta se il numero di accessi e' in aumento nel 50% dei Ps. Accettabile, poi, se il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per Covid è inferiore al 30%, è allerta se è superiore
I risultati dello studio hanno dimostrato chiaramente che il trattamento con indometacina era associato a un significativo miglioramento dei sintomi e dei livelli di saturazione dell'ossigeno
Con meno fondi disponibili, le risorse per la valorizzazione del personale sanitario – un punto cruciale per contrastare l’emorragia di medici e infermieri verso il settore privato o l’estero – verranno necessariamente ridotte
Lo rivela uno studio pubblicato su MDPI Applied Sciences e condotto dal team di ricerca ed innovazione di ELT Group e della controllata E4Life in collaborazione con il Dipartimento Energia del Politecnico di Torino
Crialesi: “I dati aggiornati confermano una crescita costante della popolazione over 65. Questo fenomeno si accompagna a un divario crescente tra aspettativa di vita e anni vissuti in buona salute o in piena autonomia”
Più formazione per vincere sfida arresto cardiaco improvviso
I vaccini sono adattati alla variante JN.1. Possibile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri
Bellantone: "la sicurezza dell’assistito è un pilastro fondamentale della qualità delle cure ed è un diritto inalienabile di ogni persona"
"Uso corretto delle risorse non avviene in tutte le regioni"
Commenti