Il team del San Raffaele ha mostrato come superare una delle più importanti barriere all'applicazione dell'editing genetico alle cellule staminali ematopoietiche
Un nuovo meccanismo con cui è possibile migliorare la capacità di correggere gli errori nel Dna delle cellule staminali del sangue è stato messo a punto da un gruppo di ricercatori dell'Istituto San Raffaele-Telethon per la terapia genica (SR-Tiget). Nel loro studio, pubblicato Nature Biotechnology, il team guidato da Luigi Naldini, ha mostrato come superare una delle più importanti barriere all'applicazione dell'editing genetico alle cellule staminali ematopoietiche, che rappresentano un bersaglio fondamentale per la cura di gravi malattie genetiche, come le immunodeficienze primitive.
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