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In sensibile calo le vendite di mascherine

Farmacia Redazione DottNet | 05/07/2020 21:00

Cossolo: "Rispetto al periodo di maggior circolazione del virus abbiamo un calo di vendite enorme, almeno due terzi"

La riapertura e la complicità della bella stagione hanno comportato quello che per molti era inevitabile: da cinque giorni il numero dei contagi da Coronavirus è tornato a crescere. Un dato che, come raccontato nelle pagine di Repubblica, si affianca ad un altro dato che non può lasciare indifferenti: la vendita delle mascherine è crollata di oltre il 70%. A guardare questi dati appare evidente che l’Italia non è ancora fuori rischio contagio, anzi, in diverse regioni del nord tornano ad accendersi dei focolai. I governatori sono preoccupati e pensano a un trattamento sanitario obbligatorio ma i cittadini sembrano aver superato la paura e la pandemia sempre essere solo un brutto ricordo. La movida è iniziata e le città si sono risvegliate senza mascherine e senza paura del virus. Ma i dati degli ultimi 5 giorni non sono incoraggianti e le previsioni dell’Oms non lasciavano ben sperare su una possibile ricaduta.„

Il presidente di Federfarma Marco Cossolo dice: "Rispetto al periodo di maggior circolazione del virus abbiamo un calo di vendite enorme. I clienti ne comprano un terzo. Siamo preoccupati per la salute pubblica, non certo per i nostri affari. Su ogni mascherina abbiamo un margine di guadagno bassissimo, circa 10 centesimi, quindi la riduzione delle vendite non pesa sui bilanci. Piuttosto è pericoloso che le persone le usino sempre meno”. Certo, può avere influito nel calo delle vendite delle mascherine usa e getta il maggior utilizzo di mascherine lavabili e sanificabili. Ma è un grosso punto di domanda, In ogni caso in queste ore si moltiploicano gli appelli alla responsabilità dei cittadini, per evitare che si inneschino nuovi focolai, oltre a quelli già esistenti e individuati nella scorsa settimana e nelle scorse ore.

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Walter Ricciardi, docente di Igiene all'Università Cattolica e consigliere scientifico del ministro della Salute, lo afferma chiaramente. Non è ancora il momento di abbandonare le mascherine. "Dobbiamo essere bravi ad individuare i focolai e a circoscriverli, ed essere attenti agli arrivi internazionali, impedendo quelli da Paesi con circolazione sostenuta. Adesso le nostre armi sono test, tracciamento e comportamento responsabile - dice l'esperto - E' ancora presto per dimenticarci di rispettare le misure" che hanno fermato la corsa del virus nel nostro Paese. "Penso si sia fatta un po' di confusione, anche perché persone competenti nella loro disciplina, ma non in sanità pubblica, hanno dato messaggi che possono essere letti come un 'liberi tutti'". Ma è troppo presto ancora per dire 'liberi tutti'", avverte l'esperto.

"Altrimenti il rischio è che accada quello che è successo in Israele, dove la curva è ripartita grazie ai comportamenti delle persone. O in Catalogna, dove oggi è stato annunciato un nuovo lockdown". enso che sia importante essere chiari: la situazione è migliorata, ma occorre ancora fare attenzione - sottolinea Ricciardi - cioè rispettare il distanziamento, indossare le mascherine al chiuso e quando non è possibile stare a distanza, e ricordare un'attenta igiene delle mani". Perché "non ne siamo ancora usciti, il virus è ancora con noi. E se adottiamo comportamenti irresponsabili in questa fase, rischiamo di ripiombare nella crisi. Va bene preoccuparsi di quello che potrà accadere a ottobre, ma pensiamo anche a quello che possiamo fare oggi per evitare il rischio di un ritorno del virus e di nuovi lockdown".

L’utilità dei dispositivi di protezione è fuori discussione. In modo semplice ed efficace uno scienziato americano, il professor Richard Davis, direttore del laboratorio di microbiologia clinica al Providence Sacred Heart Medical Center in Spokane, nello stato di Washington, lo ha documentato visivamente su Twitter e il suo test ha ottenuto una valanga di retweet.  La combinazione di mascherina e distanziamento fisico, (con l'aggiunta dell'igiene delle mani) è molto efficace: è bene ricordare che nei luoghi chiusi, quando non è possibile rispettare il distanziamento sociale, mascherine e igiene delle mani sono basilari. Sono un segno di rispetto nei confronti degli altri e di se stessi. Molti italiani non hanno più paura del coronavirus. Abbassare la guardia comporta però dei rischi. La comparsa di focolai, che vengono rapidamente contenuti, sta ad indicare che c'è una continua circolazione virale, per cui bisogna mantenere comportamenti adeguati, portare mascherine in luoghi pubblici e mantenere distanziamento sociale.

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