Tra gli obiettivi anche la presa in carico di alcuni esami diagnostici e di telemedicina tramite la rete territoriale delle farmacie convenzionate
Una farmacia sempre più presidio per la tutela della salute pubblica che affianca alla distribuzione del farmaco la funzione di supporto professionale al cittadino. E’ il nuovo modello di farmacia che nasce dalla collaborazione tra Regione, Asl e farmacie territoriali, come riporta La Nazione.
Un accordo che si pone l’obiettivo di sviluppare una serie di servizi rivolti al paziente cronico (in collaborazione con i medici di famiglia e i medici specialistici di riferimento per le patologie croniche) all’assistenza domiciliare, per la quale la farmacia si avvale anche della collaborazione dell’infermiere, del caregiver e di altri professionisti sanitari. Tra gli obiettivi anche la presa in carico di alcuni esami diagnostici e di telemedicina tramite la rete territoriale delle farmacie convenzionate, e l’integrazione delle farmacie convenzionate nei servizi di prevenzione.
L’accordo definisce, in particolare, le modalità operative della sperimentazione del servizio in farmacia, relativo al monitoraggio dell’aderenza alla terapia farmacologica nel paziente con bronco-pneumopatica cronica ostruttiva, il servizio di fornitura delle prestazioni di telemedicina, ulteriori attività da sviluppare come i prelievi e la consegna nominativa di materiali per lo screening per la prevenzione oncologica, e le vaccinazioni. Quindi verifica e prevenzione. Un’opportunità per ridurre le liste di attesa legate a queste tipologie di esami tramite la rete capillare delle farmacie comunali, che si è dimostrata centrale per l’erogazione dell’assistenza sanitaria durante il Covid. E questo è solo l’inizio per portare a pieno regime un modello di farmacia dei servizi migliori l’approccio alla prevenzione e alla cura, riducendone i costi sociali.
“L’unico percorso prevede due passaggi: l’individuazione di un aumento salariale sostenibile per le farmacie private, e la successiva immediata apertura di una trattativa di livello regionale"
"Inaccettabile la posizione di Federfarma che ha confermato la proposta di un aumento salariale complessivo di soli 120 euro per i prossimi tre anni"
La principale causa dell'attuale stallo nelle trattative riguarda la divergenza tra le richieste salariali dei sindacati, che propongono un aumento di 360 euro lordi mensili, e la proposta di Federfarma
I candidati devono presentare la domanda di ammissione alla prima sessione non oltre il 30 giugno 2025
Screening (6.275) e monitoraggio all’aderenza terapeutica (824) i più richiesti
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