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Dopo Coronavirus restano problemi respiratori e insonnia

Medicina Interna Redazione DottNet | 03/12/2020 12:40

Presentato il primo studio su 400 pazienti dimessi dall'ospedale Careggi di Firenze

Stanchezza, difficoltà respiratorie, facile affaticamento. Ma anche insonnia e sonno disturbato. Sono le conseguenze più frequenti che lascia dietro di sé il Covid-19. L'azienda ospedaliera universitaria di Careggi a Firenze fin dal marzo scorso ha iniziato a studiare e curare i pazienti dimessi dalla struttura e dopo aver contratto il coronavirus. A coordinare il lavoro il professor Francesco Fattirolli, direttore della struttura organizzativa dipartimentale di riabilitazione cardiologica. Alcuni dati della ricerca vengono anticipati dal settimanale Toscana Oggi. A un mese dalla guarigione il 30% di coloro che sono stati ricoverati in ospedale per Coronavirus lamenta problemi polmonari, il 20% dice di avere ancora tosse, il 15% non ha ancora recuperato gusto e olfatto e un altro 20% soffre di insonnia

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. "E' un lavoro - spiega Francesco Fattirolli, direttore della struttura organizzativa dipartimentale di riabilitazione cardiologica di Careggi e coordinatore dello studio - che sarà rilevante anche dal punto della ricerca scientifica. Questo virus ci ha preso di sorpresa, non lo conoscevamo. Anche grazie a questo programma le nostre conoscenze si ampliano". Quasi 400 i pazienti dimessi che hanno partecipato alla ricerca e hanno risposto al questionario di 45 domande. "Le conseguenze di tipo polmonare - spiega Fattirolli a Toscana Oggi - sono quelle che permangono con più frequenza anche a distanza di tempo. La funzione respiratoria è relativamente normale ma in alcuni, all'analisi della Tac del torace, restano dei segni a livello della struttura del polmone che denotano con molta probabilità gli esiti della malattia".

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