I medici italiani hanno un gap di 40mila euro con i colleghi degli altri paesi europei: il 46% pensa di abbandonare l'ospedale pubblico
l maggiore sindacato dei medici ospedalieri italiani, l'Anaao Assomed lancia nella ricorrenza del primo anno dell'epidemia un appello alla politica e alle istituzioni per fermare l'emorragia di camici bianchi che "ha raggiunto un punto di non ritorno". Aprire la stagione contrattuale 2019/2021 dei medici e dirigenti sanitari da concludere prima della scadenza - scrive l'Anaao - in una nota - programmare interventi articolati e progressivi per recuperare il gap di circa 40 mila euro nelle retribuzioni con gli altri Paesi dell'Europa occidentale. Attribuire una dirigenza "speciale" ai medici e dirigenti sanitari del Ssn. Completare la legge sulla responsabilità professionale verso un sistema "no fault" prevedendo la tutela giuridica per gli eventuali eventi avversi verificatesi durante il periodo dell'emergenza. Maggiore proporzione tra esigenze di cura e risorse umane e strutturali disponibili. "Nella nostra recente survey "Il lavoro in ospedale ai tempi del Covid" - commenta Carlo Palermo, segretario nazionale del sindacato - è emersa una sofferenza che viene da lontano, amplificata dalla pandemia, che ha reso insostenibili intensità assistenziale e carichi di lavoro, tanto che il 46% dei medici pensa di abbandonare l'ospedale pubblico nei prossimi 2 anni.
Anelli (Fnomceo) : "Nettamente contrari all'eliminazione del numero chiuso". Di Silverio (Anaao): "E' una soluzione miope e sintomo di assoluta mancanza di una visione futura. Chiederemo un incontro al Ministro Bernini"
Quici: "E' ora necessaria una seria riforma che deve mirare al completamento della loro formazione sul campo”
Di Silverio (Anaao): "defiscalizzare parte dello stipendio come fatto per i privati per rendere più appetibile la professione del dipendente gravata oggi dal 43% di aliquota fiscale". Onotri (Smi): "Invertire il definanziamento pubblico alla sanità"
A Torino oltre 600 specialisti in anestesia e rianimazione al congresso nazionale dell'Area culturale emergenza Ace
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Testa: "Molte le criticità relative alle case di comunità e ai Centri di Accoglienza Urgenze (CAU). Occorre una revisione delle strategie operative per garantire una presa in carico più efficace dei pazienti"
"Il Paese sarà spaccato con un’assistenza pubblica che al Sud sarà da brividi"
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Nel 2022 nel mondo 249 milioni di nuovi casi e 608 mila decessi
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