
Bassetti, nella stanza con un malato non c'è traccia del virus in aria
La trasmissione del covid in ambienti chiusi per aerosolizzazione sarebbe "molto meno probabile" rispetto al contagio per contatto diretto con gocce di saliva, il cosiddetto 'droplet', o ciò che rimane sulle mani e le superfici. E' la tesi emersa da uno studio scientifico condotto da un team di ricerca all'ospedale San Martino di Genova illustrato all'ANSA dall'infettivologo Matteo Bassetti in occasione della Giornata mondiale dedicata all'igiene delle mani. "Nell'ambito della sorveglianza che l'ingegneria chimica del policlinico porta avanti è stato posto un gorgogliatore all'interno di alcuni reparti a rischio con pazienti covid positivi - spiega Bassetti -: lo strumento non ha rilevato tracce di virus nell'aria".
I risultati dello studio hanno dimostrato chiaramente che il trattamento con indometacina era associato a un significativo miglioramento dei sintomi e dei livelli di saturazione dell'ossigeno
Lo rivela uno studio pubblicato su MDPI Applied Sciences e condotto dal team di ricerca ed innovazione di ELT Group e della controllata E4Life in collaborazione con il Dipartimento Energia del Politecnico di Torino
Lo rivela un nuovo rapporto Global Antimicrobial Resistance and Use Surveillance System (Glass) dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms)
Attenzione al Covid e all'Rsv. Pregliasco: "Significativo aumento delle infezioni da Sars-CoV-2 che per le categorie a rischio può essere ancora pericoloso"
Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori
Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna
Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine
Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età
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