Canali Minisiti ECM

Iss: un test sui capelli rileva uso di cocaina. Così si valuteranno nuove terapie contro le dipendenza

Medicina Interna Redazione DottNet | 07/05/2021 18:53

Lo studio ha permesso di dimostrare che la determinazione delle droghe di abuso su matrice pilifera può essere applicata di routine in un contesto clinico per valutare l’efficacia di un trattamento innovativo, come la rTMS, per la dipendenza da cocai

Lo studio ha permesso di dimostrare che la determinazione delle droghe di abuso su matrice pilifera può essere applicata di routine in un contesto clinico per valutare l’efficacia di un trattamento innovativo, come la rTMS, per la dipendenza da cocaina

Le analisi del capello per valutare il consumo di cocaina potrebbero diventare uno strumento innovativo per monitorare la risposta clinica di pazienti tossicodipendenti. Lo spiega uno studio nato dalla collaborazione tra l’Istituto Superiore di Sanità e la Fondazione Novella Fronda appena pubblicato su Biology, che mostra come i metodi utilizzati per individuare l’abuso di sostanze su matrice pilifera possono essere utilizzati per il monitoraggio della risposta clinica di pazienti affetti da Disturbo da uso di Cocaina (DUC) che si sottopongono ad un trattamento innovativo di stimolazione magnetica transcranica ripetitiva (rTMS).
 
Negli ultimi anni, infatti, numerosi studi clinici hanno dimostrato che la rTMS, metodica di stimolazione cerebrale non invasiva, stimolando un’area frontale del cervello (dorsolateral prefrontal cortex - DLPFC) è efficace per ridurre il craving e i sintomi di perdita di controllo legati alla dipendenza. Clinicamente, i metodi utilizzati di routine per monitorare il consumo di sostanze - screening tossicologico su urine, report del paziente stesso o dei suoi familiari - sono influenzati da numerosi fattori e offrono una finestra temporale molto ristretta.

pubblicità

Per questo motivo, il gruppo di ricerca ha utilizzato una metodica validata per la determinazione delle droghe di abuso su matrice pilifera per verificare la concordanza tra la valutazione clinica del consumo di droga e le risultanze su matrice pilifera. In questo studio sono stati prelevati campioni piliferi (capelli) da 9 pazienti affetti da DUC in fasi diverse dall’inizio del trattamento mediante rTMS. In quattro pazienti con CocUD, è stata confermata l'astinenza prolungata, grazie alla concordanza tra i risultati dell’analisi della matrice pilifera e quelli provenienti dal report del paziente e dallo screening urinario. Negli altri casi è stato possibile confermare la riduzione del consumo di cocaina così come riportato dal paziente e dallo screening tossicologico su urine. In due casi è stato possibile osservare che, a fronte di un miglioramento del pattern di utilizzo di cocaina, i soggetti hanno presentato un aumento del consumo di THC (cannabis).
 
“Questo studio, seppur condotto su un piccolo numero di pazienti – commentano i ricercatori del Centro nazionale dipendenze e doping dell’ISS - ci ha permesso di dimostrare che la determinazione delle droghe di abuso su matrice pilifera può essere applicata di routine in un contesto clinico per valutare l’efficacia di un trattamento innovativo, come la rTMS, per la dipendenza da cocaina”.
 

Commenti

I Correlati

Gli oppioidi sviluppano 'tolleranza', ovvero subiscono una progressiva riduzione dell'efficacia col rischio di doverne aumentare progressivamente la dose

Andrea Pession: “Alcune diagnosi creano più problemi che vantaggi. Lavoreremo ancora di più in rete"

Crescenzi invita a ragionare sul futuro dell'umanità. Se oggi possiamo modificare il DNA la rivoluzione della biologia molecolare "ci ha dato la possibilità di attuare una speciale forma di terapia, detta genica"

Calvaruso: "L’Aisf da oltre 50 anni è impegnata nella ricerca, nella divulgazione scientifica e nella formazione dei giovani epatologi. Aumentare l’alfabetizzazione sanitaria e promuovere cambiamenti comportamentali ridurrebbe il carico di malattie d

Ti potrebbero interessare

Gli oppioidi sviluppano 'tolleranza', ovvero subiscono una progressiva riduzione dell'efficacia col rischio di doverne aumentare progressivamente la dose

Andrea Pession: “Alcune diagnosi creano più problemi che vantaggi. Lavoreremo ancora di più in rete"

Crescenzi invita a ragionare sul futuro dell'umanità. Se oggi possiamo modificare il DNA la rivoluzione della biologia molecolare "ci ha dato la possibilità di attuare una speciale forma di terapia, detta genica"

Calvaruso: "L’Aisf da oltre 50 anni è impegnata nella ricerca, nella divulgazione scientifica e nella formazione dei giovani epatologi. Aumentare l’alfabetizzazione sanitaria e promuovere cambiamenti comportamentali ridurrebbe il carico di malattie d

Ultime News

Il professionista ha la possibilità di confrontare i dati in suo possesso con quelli acquisiti dall’Agenzia delle Entrate, visionando la propria dichiarazione precompilata, che sarà disponibile a partire dal prossimo 30 aprile

"Le farmacie rappresentano sempre più un punto di riferimento per la collettività e per il servizio sanitario nazionale costituendo spesso il presidio sanitario più prossimo per i cittadini"

Laiga: "Se si vuole dare un concreto aiuto alla maternità dopo la nascita, sarebbe più sensato investire tali soldi per rimediare ai gravi tagli al personale sanitario degli ultimi anni"

L’infezione prolungata ha portato all’emergere di una nuova variante immuno-evasiva a causa dell’ampia evoluzione all’interno dell’ospite. Il paziente è poi deceduto