dottnet.menu.canale dottnet.menu.minisito dottnet.menu.ecm

Locatelli, la terza dose di vaccino si farà: ecco come e quando

Infettivologia Redazione DottNet | 18/05/2021 19:40

Andamento campagne vaccinali nei vari Paesi: meglio dell'Italia Germania e Spagna

Terza dose di vaccino sì o no? Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) e coordinatore del Comitato tecnico scientifico (Cts), non ha dubbi: una terza dose di vaccino anti-Covid "è assolutamente ragionevole che debba essere fatta, ma non è completamente stimabile quando dovrà essere raccomandata la somministrazione. La spiegazione è che i tempi di osservazione dei soggetti immunizzati sono ancora limitati. E' ragionevole pensare che si vada dai 10 mesi in su, cioè per 10 mesi dovrebbe mantenersi la capacità protettiva dei soggetti vaccinati, ma è anche possibile che questo intervallo temporale venga prolungato" ha precisato Locatelli nel suo intervento in audizione presso la 12esima Commissione Igiene e Sanità del Senato sulle modalità di somministrazione dei vaccini anti-Covid a mRna.

Parlando delle modalità di somministrazione dei vaccini anti-Covid a mRna, Locatelli ha pi spiegato che "raccomandare un prolungamento nella somministrazione della seconda dose nella sesta settimana, tra 35 e 42 giorni, trova il suo razionale nel fatto che la seconda dose entro 42 giorni è stata riportata nel dossier fornito dalle aziende all'Ema e soprattutto non inficia l'efficaca delle risposta immunitaria, inoltre la prima somministrazione conferisce protezione dallo sviluppo della malattia Covid. Terzo pilastro, in uno scenario in cui c'è la necessità del Paese di coprire un elevato numero di soggetti, si configurano le condizioni in cui è prioritaria per la sanità pubblica e di coprire il maggior numero di soggetti possibili".

pubblicità

"Il quarto pilastro è il confronto con il generale Figliuolo che aveva stimano che l'allargamento dell'intervallo" fra prima e seconda dose "avrebbe incrementato fino a 3 mln il numero di soggetti che entro maggio potevano ricevere la prima dose. L'ultimo pilastro è quello che è accaduto in altri Paesi dove gli eventi fatali con l'allungamento sono diminuiti", ha concluso Locatelli. Quindi, rispondendo alla domanda sulla fattibilità di un richiamo per il vaccino monodose J&J, Locatelli ha ricordato che "il vaccino J&J è basato su una sola dose perché gli studi presentati dall'azienda sono stati fatti su una popolazione che ha ricevuto una sola dose. E' possibile che studi mirati a testare un eventuale vantaggio incrementale fornito dalla seconda dose possano dimostralo, ma al momento non sono oggi disponibili".

Interessante poi il confronto sull'andamento delle campagne vaccinali di alcuni Paesi europei, da dicembre 2020 a oggi. La Germania e la Spagna hanno una più alta percentuale di cittadini vaccinati con almeno una dose rispetto all'Italia. Numeri più bassi, invece, per la Francia. Sempre confrontando il nostro Paese con altri (Francia, Germania, Spagna e Uk) si nota come in tutti ci sia stato gradualmente un abbassamento dei nuovi casi di Covid-19 per milione di abitanti. A registrare i livelli più bassi, a maggio, è il Regno Unito. Seguono Spagna, Italia e Germania, mentre ha livelli più alti la Francia. Confrontando i decessi per milione di abitanti nei cinque Paesi della grafica precedente, è ancora il Regno Unito che registra a maggio i valori più bassi, seguito da Spagna, Germania, Francia e Italia. A livello di vaccini inoculati nell'ultima settimana per 100mila abitanti, è il Regno Unito ad avere i numeri più elevati, seguito dall'Ue. Al terzo posto gli Usa. Se si guarda alla percentuale di popolazione vaccinata, tra i Paesi con i più alti numeri ci sono San Marino, Israele e il Regno Unito. L'Italia è più distante, ma supera Paesi come la Francia e la Turchia. Nel dettaglio, se si confrontano Spagna e Italia, si vede anche che nelle fasce di popolazione 60-69 anni, 70-79 anni e over 80 la campagna vaccinale spagnola è più avanti, con una copertura maggiore di persone vaccinate con almeno una dose.

dottnet.title.comments

dottnet.article.related

Tra le novità: trasformazione del corso di medicina generale in scuola di specializzazione, incentivi per i professionisti in aree disagiate, impiego flessibile degli specializzandi e introduzione stabile dello “scudo penale” per colpa lieve

Dal 2013 15 mila casi, preoccupazione per fascia 20-40 anni

Fimmg e Metis lanciano una infografica per supportare i medici di medicina generale. Di Rosa: proteggere i soggetti più vulnerabili. Triassi e Simonetti: Colpevole e grave il depotenziamento dei Dipartimenti di prevenzione

Mandelli (FOFI): "Con Testo Unico Farmaceutica verso assistenza più moderna e accessibile. Confermato ruolo centrale dei farmacisti nella riforma"

dottnet.article.interested

Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori

Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna

Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine

Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età

dottnet.article.latest

dottnet.pagina.piuletti