Di questi, 2,22 milioni (12,4%) non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose di vaccino con rilevanti differenze regionali
La progressiva diffusione della variante delta determinerà un incremento del numero dei contagi. Ma anche con una circolazione virale elevata, l'impatto dei contagi sui servizi sanitari sarà inferiore rispetto alle ondate precedenti.Lo rileva il monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe. Tenendo conto del "progressivo aumento dei casi e della diffusione di questa variante che è destinata a diventare prevalente" il monitoraggio rileva che "nel nostro Paese il tallone d'Achille continua ad essere rappresentato dagli oltre 4,77 milioni di over 60 a rischio di malattia grave non coperti dalla doppia dose di vaccino". Di questi, 2,22 milioni (12,4%) non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose di vaccino con rilevanti differenze regionali (dal 21,8% della Sicilia al 7,2% della Puglia), mentre 2,55 milioni (14,2%) devono completare il ciclo dopo la prima dose (1.
Schillaci: "L’Italia compie un altro deciso passo in avanti a sostegno di chi affronta percorsi di cura e di riabilitazione assicurando a chi soffre di patologie oncologiche, invalidanti e croniche più sicurezza e stabilità professionale"
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Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna
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