
Lo rivela uno studio condotto dai ricercatori dell'Università del Texas Southwestern pubblicata su Cell Metabolism
Un segnale di stress ricevuto dal cuore direttamente dalle cellule adipose (una sorta di Sos) potrebbe aiutare a proteggere dai danni cardiaci indotti dall'obesità. A dirlo è uno studio condotto dai ricercatori dell'Università del Texas Southwestern pubblicata su Cell Metabolism. Questa ricerca potrebbe aiutare a spiegare il "paradosso dell'obesità", un fenomeno notato tra gli obesi che hanno migliori prognosi di malattie cardiovascolari a breve e medio termine rispetto ai magri. Questa condizione, però, si ribalta a lungo termine.
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Il focus della ricerca è l’impiego di terapie geniche innovative basate su DNA e RNA progettate per agire direttamente sulla proteina responsabile della patologia
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