
Ma condizionata ad un'adeguata valutazione del singolo caso da parte del cardiologo. Nuove linee guida
Via libera all'attività fisica, ma condizionata ad un'adeguata valutazione del singolo caso da parte del cardiologo, per gli oltre 100.000 pazienti affetti in Italia da cardiomiopatia ipertrofica, malattia genetica che porta ad un ingrossamento del cuore. Il sì arriva dalle nuove linee guida europee, in discussione al 'Florence International Symposium on Advances in Cardiomyopathies', organizzato dalla Fondazione Internazionale Menarini e l'Università di Firenze nel capoluogo toscano. Chi è affetto da questa malattia ha una mutazione genetica che funziona come una sorta di 'doping' naturale per il cuore, che si ingrossa.
Il focus della ricerca è l’impiego di terapie geniche innovative basate su DNA e RNA progettate per agire direttamente sulla proteina responsabile della patologia
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Cardiologi, "con il nuovo studio si punta ad aumentare gli interventi"
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
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