Lo studio italiano ha potuto dimostrare che il microbioma, sia in alcuni modelli animali che nell'uomo, si arricchisce di certe specie batteriche particolari nei casi in cui si registra appunto una resistenza alle terapie anti-androgeniche
Una ricerca del team internazionale guidato dal Prof. Andrea Alimonti (Istituto Veneto di Medicina Molecolare, Università di Padova, Istituto Oncologico di Ricerca, Institute of Cancer Research di Londra) ha scoperto un meccanismo nell' intestino dell'uomo che potrebbe cambiare l'approccio terapeutico nei casi di tumori alla prostata diventati resistenti alla castrazione. Il cancro alla prostata è il tumore maligno più frequente nell'uomo e la sua incidenza sta aumentando. Gli ormoni maschili (androgeni) sono il fattore principale tra quelli che stimolano la crescita di questo tumore, e per questa ragione - nei casi che richiedono un trattamento - vengono usati farmaci che bloccano la produzione di androgeni.
Crescita drastica, superiore ad altre tipologie combinate
Sicpre, procedura a carico del Ssn. Schillaci, ricostruire il seno dopo il tumore è essenziale
È rimborsata in Italia la compressa a doppia azione a base di niraparib e abiraterone acetato in associazione con predniso(lo)ne per il trattamento di pazienti adulti con tumore della prostata metastatico e resistente alla castrazione
Le Breast Unit, presenti in oltre l’80% dei centri, rappresentano un modello multidisciplinare e garantiscono cure integrate lungo tutto il percorso
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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