Rapporto Agenas: Il livello di attuazione delle cure palliative è complessivamente buono ma permangono ritardi e aree di debolezza in alcune aree geografiche e in alcuni setting
A 10 anni di distanza dalla Legge 38/2000 sulle cure palliative ci sono ancora 4 regioni inadempienti rispetto a quanto previsto dai Lea e altre 4 adempienti con impegno. Ma i risultati sono in generale positivi. Il 90% delle aziende ha attivato la rete locale delle cure palliative; di esse, il 69% ha attivato la Carta dei servizi via web e il 79% i percorsi di cure dedicate. Nel setting ospedaliero, si rileva che 34 ASL risultano prive di equipe delle CP, mentre il 42,7% ha attivato da 1 a 3 equipe e il 19% più di 3. Nel setting delle cure domiciliari, solo 2 aziende non hanno attivato equipe mentre il 51,7% ha attivato da 1 a 3 equipe e il 46% più di 3. Nelle UCP i professionisti sono completamente dedicati nel 57% delle aziende, mentre non sono esclusivamente dedicati nel 43%.
Per quanto concerne il coinvolgimento del MMG, nel 94% è informato della presa in carico del paziente, nel 74% è anche coinvolto attivamente nel percorso di cura. Questo sono alcuni dei dati che emergono dall’istruttoria predisposta da Agenas in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 35, comma 2-bis del DL. 25-5-2021 n. 73. Obiettivo è quello di svolgere una ricognizione delle attività svolte dalle singole Regioni e Province Autonome ed elabora un programma triennale per l’attuazione della legge 15 marzo 2010, n. 38, al fine di assicurare, entro il 31 dicembre 2025, l’uniforme erogazione dei livelli di assistenza. “Il livello di attuazione delle cure palliative è complessivamente buono – si legge nel documento -ma permangono ritardi e aree di debolezza in alcune aree geografiche e in alcuni setting, principalmente quello ospedaliero a cui, peraltro, continuano ad essere indirizzate inappropriatamente le domande e i bisogni di cure insoddisfatti”.
“È pertanto necessario – si raccomanda - un potenziamento quantitativo e qualitativo dell’intera filiera assistenziale specie sul fronte territoriale che preveda una cabina di regia regionale ancora più coinvolta nei processi decentrati e allocazione di risorse dedicate; tutto ciò costituirà l’impegno dei Piani triennali previsti dalla legge.
"Epidemia tra i mammiferi è un passo avanti verso l'uomo, non uno ma più ceppi si stanno adattando"
Necessari per rendere effettiva l'applicazione dei nuovi Lea
Rossi: “È impossibile far rientrare in un codice una patologia specifica e spesso è multifattoriale. Questa è una assurdità che va condannata ed evitata con ogni mezzo”. Cimo-Fesmed: “Auspichiamo più interventi strutturali”
Firmato e inviato alle principali Istituzioni del Paese un documento con cui si chiede di potenziare la rete diabetologica, di garantire l’equo accesso alle cure su tutto il territorio nazionale, di investire in prevenzione e diagnosi precoce, di svi
Necessari per rendere effettiva l'applicazione dei nuovi Lea
Attivato il piano nazionale dopo l'allerta del Dipartimento per le politiche antidroga. Il ministero della Salute: "Informare sui rischi"
Previsto nell’Istituto dei tumori di Napoli il reclutamento di 30 nuovi ricercatori under 40. Più della metà degli studi approvati presentati da donne
Assistenza domiciliare, su step intermedi arranca il meridione
Il primo appuntamento partenopeo si inserisce nella fase pilota del Progetto per un programma di screening nazionale nella popolazione pediatrica delle due patologie, promosso dall'Istituto Superiore di Sanità su incarico del Ministero della Salute
Greco (S.I.d.R.): “Prevenzione decisiva a supporto di genetica e stili di vita”
"Epidemia tra i mammiferi è un passo avanti verso l'uomo, non uno ma più ceppi si stanno adattando"
Benefici ottimali facendo 6-10 piani a piedi al giorno
Commenti