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In Italia i morti reali per Covid salirebbero da 137 mila a 259mila

Infettivologia Redazione DottNet | 11/03/2022 20:55

Lancet: “I morti per Covid potrebbero essere 18,2 milioni in tutto il mondo, il triplo di quelli ufficiali”

Il numero di persone morte a causa della pandemia di COVID-19 potrebbe essere circa tre volte superiore a quanto suggeriscono i dati ufficiali, secondo una nuova analisi. L'analisi, pubblicata il 10 marzo su The Lancet , afferma che il numero reale di vite perse a causa della pandemia al 31 dicembre 2021 era vicino a 18 milioni. Ciò supera di gran lunga i 5,9 milioni di morti che secondo lo studio sono state segnalate a varie fonti ufficiali per lo stesso periodo di tempo. La differenza è dovuta a una significativa sottostima nelle statistiche ufficiali a causa di rapporti ritardati e incompleti e mancanza di dati in dozzine di paesi.

La perdita di vite umane "è molto più alta della semplice valutazione dei decessi segnalati per COVID-19 nella maggior parte dei paesi", afferma il coautore dello studio Haidong Wang, demografo ed esperto di salute della popolazione presso l'Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME) di Seattle, Washington.

 "Capire il vero bilancio delle vittime della pandemia è vitale per un efficace processo decisionale in materia di salute pubblica".  In Italia si stimano nello studio 259 mila decessi per Covid a fronte dei 137 mila ufficializzati lo scorso dicembre. Le differenze più grandi le troviamo in due regioni del sud: in Calabria con 6.920 decessi a fronte dei soli 1.610 ufficializzati, e in Sicilia con 19.400 decessi a fronte dei 7.500 ufficializzati. Di contro, il numero di decessi ufficiali non si scosta eccessivamente da quelli stimati dallo studio in Valle d’Aosta, Trento, Bolzano e Friuli Venezia Giulia.

Secondo i ricercatori, a livello globale, il numero di morti in eccesso registrato nel 2020 e 2021 è pari a 18,2 milioni, più del triplo di quelli che rientrano nella statistica dei decessi Covid: numero che suggerisce che l'impatto complessivo della pandemia potrebbe essere stato maggiore di quanto stimato. L'analisi evidenzia, inoltre, che i tassi di mortalità in eccesso variano ampiamente tra i Paesi e all'interno delle regioni.
Nello specifico, il reale bilancio delle vittime sembra sia stato molto più alto in alcune località, in particolare nell'Asia meridionale (5,3 milioni di morti in eccesso) e nell'Africa subsahariana, rispetto a quanto suggeriscono i dati ufficiali Covid. Tuttavia, gli autori sottolineano che saranno necessarie ulteriori ricerche per comprendere la quota di morti in eccesso dovuti direttamente all'infezione e agli effetti indiretti della pandemia, compreso l'impatto sui servizi sanitari, e i decessi per altre malattie o per gli impatti economici più ampi.

La ricerca fornisce le stime globali e quelle di 191 Paesi e territori (e 252 località subnazionali come stati e province). A livello nazionale, stando alle stime dei ricercatori, il numero più alto di morti in eccesso si sarebbe verificato in India (4,1 milioni), Stati Uniti (1,1 milioni), Russia (1,1 milioni), Messico (798mila), Brasile (792mila), Indonesia (736mila) e Pakistan (664mila). Questi 7 Paesi potrebbero aver rappresentato più della metà delle morti in eccesso globali causate dalla pandemia nel periodo di 24 mesi. Mentre i tassi di mortalità in eccesso più alti stimati erano in America Latina andina (512 morti ogni 100mila abitanti), Europa orientale (345 morti ogni 100mila), Europa centrale (316 morti ogni 100mila), Africa subsahariana meridionale (309 morti ogni 100mila) e America Latina Centrale (274 morti ogni 100mila).

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