Ci sarà un percorso che può iniziare anche al quarto anno di liceo, dove gli studenti potranno cimentarsi con il test fino a quattro volte e entrare in graduatoria con il risultato migliore
«Dall'anno prossimo non ci sarà più il test d'ingresso unico per la facoltà di Medicina. Ci sarà un percorso che può iniziare anche al quarto anno di liceo, dove gli studenti potranno cimentarsi con il test fino a quattro volte e entrare in graduatoria con il risultato migliore». Lo annuncia la Miinistra dell'Università Maria Cristina Messa, ospite a “The Breakfast Club” su Radio Capital. Insomma si cambia per far fronte anche alla carenza di medici: «Un problema serio per i prossimi due anni.
Sempre sullo stesso fronte la titolare dell’Università ha affermato: «Abbiamo aumentato il numero di borse di studio per le scuole di specializzazione medica, sono state oltre 17 mila lo scorso anno e abbiamo aumentato il numero di studenti che accedono a Medicina: si era partiti da 9 mila di qualche anno fa, che numero che ha prodotto questa mancanza di medici, per arrivare ai 15 mila e oltre. Questo permette di dare la giusta formazione ma c'è un immediato che va chiaramente gestito, le misure introdotte si vedranno tra qualche tempo. Con un decreto abbiamo previsto inoltre che gli specializzandi degli ultimi anni potranno lavorare in ospedali, resta il territorio il vero problema», ha poi affermato Messa a RaiNews 24.
La riforma voluta da Anna Maria Bernini prevede due mesi di corsi in ateneo su chimica, fisica e biologia, poi 93 quesiti in simultanea in tutta Italia: come sarà la prova di ammissione alla facoltà di Medicina
Oltre la metà non sa cos’è il ticket e oltre l’80% non ha mai usato il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE)
Onotri “Occorre invertire il rapporto PIL/spesa sanitaria. Servono più fondi”
"La crisi della sanità pubblica italiana di oggi è il prodotto di almeno quindici anni di sottofinanziamento, mancato ricambio, blocchi del turnover, tagli lineari e riforme lasciate a metà"
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro
Con la graduatoria parte la caccia ai 22mila posti
Nursing Up: "Mai così tante. In nessun ospedale agenti dopo le 24"
Commenti