Lo rivela uno studio condotto da ricercatori della University of Oxford pubblicato su Lancet Psychiatry
In una fetta di pazienti, alcuni sintomi neurologici e psichiatrici di Covid-19 possono protrarsi per oltre due anni dopo la guarigione. È il dato che emerge da uno studio condotto da ricercatori della University of Oxford pubblicato su Lancet Psychiatry. "Sin dalle prime fasi della pandemia, è noto che Covid-19 è associato ad un aumentato rischio di molte sequele neurologiche e psichiatriche - scrivono i ricercatori - Tuttavia, a più di 2 anni dalla diagnosi del primo caso, tre importanti domande rimangono senza risposta: innanzitutto, non sappiamo se o quando i rischi di diversi esiti post-Covid-19 tornino al valore di base; in secondo luogo, il profilo di rischio nelle diverse fasce di età; terzo, se i profili di rischio sono cambiati o meno con l'emergere di diverse varianti". A queste domande hanno cercato di rispondere i ricercatori analizzando i dati di 1,25 milioni di pazienti. Dallo studio è emerso che, tra gli adulti, 640 persone ogni 10mila aveva ancora 'nebbia cerebrale' dopo due anni dalla guarigione da Covid.
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