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Lombardia, fino a 15 milioni di incentivi per i medici di base

Medicina Generale Redazione DottNet | 19/08/2022 16:35

Tra l'altro previsto un compenso aggiuntivo per i medici operanti in aree funzionalmente e temporaneamente disagiate che si fanno carico di assistere i pazienti non iscritti a un medico di medicina generale

Regione Lombardia e organizzazioni sindacali dei medici di famiglia hanno sottoscritto l’Accordo integrativo regionale (Air). Palazzo Lombardia ha previsto 15 milioni di euro di incentivi per i medici di medicina generale (mmg) suddivisi in vari punti: un compenso aggiuntivo per i medici operanti in aree funzionalmente e temporaneamente disagiate che si fanno carico di assistere i pazienti non iscritti a un medico di medicina generale. Inoltre, per i pazienti a cui non è possibile assegnare un medico, l’accordo prevede la possibilità di attivare nei giorni diurni feriali, gli ambulatori medici temporanei (amt), in cui possono operare tutti i medici del ‘ruolo unico’ (compresi i mmg di quel territorio). Ulteriori fondi sono previsti per l’assunzione del personale di studio.

Un altro punto contenuto nel documento consiste nella partecipazione attiva dei medici alla campagna vaccinale anti-covid-19 (in ambulatorio, nelle case di comunità, nei centri vaccinali e al domicilio, con la presa in carico dei pazienti non deambulanti) e nella partecipazione attiva ai programmi di screening (colon retto, mammella, cervice uterina, etc.).

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Nell’intesa sottoscritta anche una serie di incentivi per la costituzione delle ‘associazioni funzionali territoriali’ (aft), in cui il medico di medicina generale, pur lavorando nel proprio studio, è strettamente collegato con altri colleghi; fondi anche per le ‘Unità complesse di cure primarie’, dove i medici operano fisicamente nella stessa sede, accanto a specialisti. Per queste unità è previsto il collegamento funzionale con le aft tramite sistemi informatici e informativi.

Si tratta di un importante ed innovativo accordo – rimarca la vicepresidente ed assessore al Welfare – che sostiene il potenziamento della sanità territoriale lombarda. Le Regioni, con capofila la Lombardia, avevano nei mesi scorsi lavorato con il ministro della Salute, per un accordo nazionale con i medici di medicina generale. Un impegno fatto proprio dal Presidente del Consiglio, che purtroppo non ha trovato concretizzazione a causa della crisi di Governo. La Lombardia ha perciò scelto di definire a livello regionale un primo accordo. Per questo ringrazio le associazioni e soprattutto i medici che si sono resi disponibili a realizzare questo passo importante”.

L’accordo sottoscritto da Regione Lombardia e sindacati si inserisce nell’attuale fase di sviluppo della medicina territoriale attraverso l’istituzione delle case di comunità. Prevede che i medici di medicina generale siano chiamati a fornire un contributo significativo nella fase di elaborazione dei modelli operativi, per l’erogazione dei servizi integrati con gli specialisti ambulatoriali, l’Infermiere di famiglia e di comunità, l’assistenza domiciliare integrata (adi) e i servizi sociali comunali. L’intesa rafforza il lavoro in collegamento tra i medici di medicina generale e mira ad offrire una maggiore disponibilità nella apertura degli studi e maggiori servizi, attraverso varie progettualità. In particolare le vaccinazioni, le vaccinazioni domiciliari, i tamponi rapidi, gli screening, i test diagnostici anche tramite telemedicina, la promozione della salute e counseling e l’attivazione dell’adi. Altri settori cui l’accordo integrativo regionale verte sono la telemedicina e il telemonitoraggio.

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