"Evidenziamo che gli aiuti, attualmente previsti per contrastare il rincaro dei prezzi di energia elettrica e gas, escludono gli ospedali accreditati di diritto privato del Servizio Sanitario Nazionale"
"Il caro energia sta travolgendo il sistema produttivo e dei servizi del Paese e, in particolare, la sanità. Chiediamo, pertanto, che la definizione degli strumenti necessari per affrontare questo problema diventi una priorità assoluta nell’agenda politica. Evidenziamo che gli aiuti, attualmente previsti per contrastare il rincaro dei prezzi di energia elettrica e gas, escludono gli ospedali accreditati di diritto privato del Servizio Sanitario Nazionale, i cui costi di gestione stanno diventando insostenibili. Le bollette, in molti casi, sono aumentate anche del 400%. In una situazione di questo genere, si rischia davvero di trovarsi costretti a limitare servizi e prestazioni di cura". Lo afferma Barbara Cittadini, presidente di Aiop, l’Associazione italiana ospedalità privata, che aggiunge: "Come ospedalità privata accreditata eroghiamo il 25% di tutte le prestazioni e i servizi ospedalieri resi alla popolazione dal SSN, ma il problema è che le nostre imprese non rientrano, pur essendolo di fatto, tra le strutture energivore o gasivore.
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La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro
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