Il presidente Siru chiede di dare piena attuazione ai Livelli Essenziali di Assistenza che prevedono i trattamenti di riproduzione assistita
"Il miglior modo di celebrare la giornata della fertilità è garantire il diritto di poter scegliere di costituire una famiglia con figli, a chi i figli li vuole ma non riesce ad averli". A parlare è Antonino Guglielmino, Presidente SIRU in occasione della Giornata della Fertilità che si è celebrata giovedì scorso in tutta Italia. "Questo diritto per tantissime coppie che desiderano diventare genitori, ma non hanno le possibilità, può essere garantito con il vero riconoscimento e l’attivazione da parte del Servizio Sanitario Nazionale dei trattamenti di riproduzione medicalmente assistita nei Livelli Essenziali di Assistenza.
Il riferimento è al possibile stop al decreto che fissa le tariffe delle prestazioni di procreazione medicalmente assistita (Pma) omologa ed eterologa, dopo ben 5 anni dal loro inserimento nei Livelli essenziali di assistenza.
"Sono decine di migliaia le coppie che ogni anno viaggiano da una regione all’altra alla ricerca di opportunità offerte da alcune regioni con il pagamento di un semplice ticket. – prosegue il ginecologo e Presidente SIRU Antonino Guglielmino - L’inserimento dei percorsi riproduttivi nei LEA, oltre ad aiutare l’accesso delle coppie ai percorsi diagnostici terapeutici della riproduzione medicalmente assistita, costituirebbe pietra miliare per una necessaria e nuova riorganizzazione e programmazione dell’assistenza sanitaria alle coppie, in cui la qualità e la sicurezza delle cure diventerebbero l’elemento portante della presa in carico. Proprio nel quadro di una nuova programmazione del Sistema si colloca la riorganizzazione delle Case di Comunità previste dal DM77, appena approvato, che insieme alle Linee Guida e ai LEA possono avviare una svolta e contribuire a limitare la drammatica diminuzione delle nascite, conclude Guglielmino.
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