Onotri: Siamo d’accordo con il Presidente dell'Inail, Franco Bettoni, sulla necessità che l’infortunio sul lavoro debba essere ampliato ai medici di medicina generale e liberi professionisti e ad altre categorie di lavoratori attualmente senza quest
Onotri: Siamo d’accordo con il Presidente dell'Inail, Franco Bettoni, sulla necessità che l’infortunio sul lavoro debba essere ampliato ai medici di medicina generale e liberi professionisti e ad altre categorie di lavoratori attualmente senza questa tutela
-"Siamo d’accordo con il Presidente dell'Inail, Franco Bettoni, sulla necessità che l’infortunio sul lavoro debba essere ampliato ai medici di medicina generale e liberi professionisti e ad altre categorie di lavoratori attualmente senza questa tutela" così Pina Onotri, Segretario Generale dello SMI, in risposta a quanto dichiarato dal presidente dell’Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.
"I medici della medicina convenzionata sono tuttora privi di tutele, come invece previsto in altri paesi europei.
"Bene farà l’Inail se riuscirà a riconoscere, anche, che i medici di famiglia hanno subito, in questi mesi, veri e propri infortuni sul lavoro a causa del contagio trasmesso dai loro pazienti. Le famiglie dei medici hanno diritto ad essere indennizzate in caso di morte dei propri congiunti. Dobbiamo tutelare, una volta e per tutte, i medici che sono le figure cardini del Servizio Sanitario Nazionale". "Il V congresso dello SMI che si terra il 7/8/9 ottobre 2022 a Tivoli lancerà un appello a tutte le organizzazioni sindacali di categoria e alle forze politiche affinché il prossimo Parlamento affronti tra le prime misure quella del riconoscimento dell’infortunio per i medici dell’area convenzionata" conclude.
"Questa innovazione permette di esplorare virtualmente i risultati, la velocità, i tassi di errore "
"Il burnout non è una debolezza individuale, ma la conseguenza di un sistema che schiaccia i lavoratori sotto carichi insostenibili, senza offrire sostegno né riconoscimento"
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"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
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