La nuova nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2022 (Nadef) prevede un decremento di stanziamenti per la spesa sanitaria dello 0,1%, passando così dal 7,1% al 7% nel 2022, dal 6,7% al 6,6% nel 2023 e dal 6,1% al 6,0% nel 2025
"La nuova nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2022 (Nadef) prevede un decremento di stanziamenti per la spesa sanitaria dello 0,1%, passando così dal 7,1% al 7% nel 2022, dal 6,7% al 6,6% nel 2023 e dal 6,1% al 6,0% nel 2025, mentre la stima del 2024 risulta invariata al 6,2%. Non erano queste le scelte che ci aspettavamo dal Governo dopo le debolezze, mostrate con la gestione della pandemia da Covid 19 dal nostro Servizio Sanitario Nazionale" così Pina Onotri, Segretario Generale dello SMI sul Nadef in discussione oggi alla Camera dei Deputati.
"Nei prossimi anni andranno in pensione migliaia di medici specialisti e medici di famiglia lasciando così il SSN senza la possibilità nell’immediato di un completo ricambio con giovani professionisti.
"Dalla Nadef ci attendiamo maggior risorse, necessarie per valorizzare il ruolo del medico di medicina generale nell'ambito della riorganizzazione territoriale e per i medici ospedalieri. I medici di medicina generale, che rappresentano il cardine di prossimità del SSN, hanno il loro contratto scaduto e in arretrato di un anno. Ci aspettiamo che Parlamento vari misure per valorizzare il ruolo del medico di medicina generale nel nostro Paese, equiparando le loro retribuzioni a quelle degli altri paesi europei e riconoscendo tutele e diritti a partire dal riconoscimento dell’infortuno sul lavoro. La medicina generale e la sanità hanno bisogno di scelte che rafforzino la parità di genere del comparto, sia nel campo economico, sia in quello delle tutele, per la maternità e per il diritto ai tempi di conciliazione per le donne medico, alla luce della crescente femminilizzazione della categoria". conclude.
"In merito alla cosiddetta riforma della medicina territoriale, prima di discutere dello status giuridico del medico di medicina generale, toccherebbe rendere edotta la popolazione sul tipo di assistenza che si vuole offrire"
I medici di famiglia dai 45.203 che erano nel 2013 sono diventati 37.983 nel 2023 (-7.220). In calo anche i pediatri (-999 in 10 anni per un totale nel 2023 di 6.706 unità)
Le problematiche legate alla salute, come la non autosufficienza, sono quelle che più preoccupano gli over 65 italiani
Sumai: "Bisogna facilitare l’individuazione delle priorità di intervento in un’ottica di prossimità e di integrazione tra le reti assistenziali territoriali, ospedaliere e specialistiche"
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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