Fimmg Formazione richiede un intervento immediato da parte della regione
"La scrivente O.S. ritiene ingiustificabile la mancata erogazione delle borse di studio per quasi 200 medici che lo scorso aprile hanno iniziato il Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale del triennio 2021/24. Medici con famiglie da mantenere, figli a cui provvedere, affitti e bollette (sempre più salate) da pagare e che dopo sette mesi non hanno ricevuto un solo euro dei 966€ lordi previsti al mese. Nonostante la Giunta Regionale abbia approvato a metà ottobre, dopo ripetute sollecitazioni di FIMMG, la delibera per il pagamento delle borse arretrate, ad oggi i colleghi possono constatare solo l’ennesimo mancato accredito sui propri conti correnti." Con queste parole la Segretaria Nazionale del settore Formazione del principale sindacato di categoria, dott.ssa Erika Schembri, scrive una lettera alla Regione Campania e all’Assessorato alla Salute, denunciando una situazione gravissima ormai perpetuata da quasi 7 mesi.
"Oggi ci hanno comunicato che anche la guardia medica non sarà riconosciuta come formazione lavoro.
"Con la presente – conclude Schembri - chiediamo formalmente che siano erogate immediatamente le borse trattenute ingiustificatamente, garantendo inoltre l’applicazione della normativa vigente sul riconoscimento delle attività professionalizzanti, riservandoci di agire per vie legali a tutela dei diritti dei colleghi iscritti e a risarcimento dei danni subìti".
"In merito alla cosiddetta riforma della medicina territoriale, prima di discutere dello status giuridico del medico di medicina generale, toccherebbe rendere edotta la popolazione sul tipo di assistenza che si vuole offrire"
I medici di famiglia dai 45.203 che erano nel 2013 sono diventati 37.983 nel 2023 (-7.220). In calo anche i pediatri (-999 in 10 anni per un totale nel 2023 di 6.706 unità)
Le problematiche legate alla salute, come la non autosufficienza, sono quelle che più preoccupano gli over 65 italiani
Aodi: “I numeri parlano chiaro: il sistema sanitario italiano è al collasso. Il numero dei medici di medicina generale è in drastica diminuzione e, con esso, la qualità dell’assistenza primaria ai cittadini"
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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