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Lettera aperta per la salute nelle nostre città attraverso un approccio One Health

Sanità pubblica Redazione DottNet | 22/11/2022 11:08

Il messaggio a nome dell’Intergruppo Parlamentare Qualità di Vita nelle Città, di C14+, dell’Health City Institute e di circa 100 esperti

Agire subito, agire assieme, concretamente, per la salute nelle nostre città attraverso un approccio One Health. È questo il messaggio lanciato oggi in una lettera aperta ai Sindaci e alle Istituzioni a nome dell’Intergruppo Parlamentare Qualità di Vita nelle Città, di C14+, dell’Health City Institute e di circa 100 esperti, in occasione dell’inizio della XXXIX Assemblea annuale ANCI. Primi firmatari della lettera aperta sono Enzo Bianco, Presidente C14+, Andrea Lenzi, Presidente HCI, Mario Occhiuto, Roberto Pella e Daniela Sbrollini, Presidenti Intergruppo Parlamentare Qualità di Vita nelle Città, Stefano Capolongo, Presidente EUPHA e Urban Public Health Section, Tiziana Frittelli, Presidente Federsanità/ANCI, Federico Serra, Segretario Generale HCI e C14+, Walter Ricciardi, Presidente Mission Board on Cancer Commissione Europea.

"Quali ricercatori ed esperti sulla salute, nella consapevolezza che le ultime crisi sanitarie hanno avuto nella relazione uomo-animale-ambiente-urbanizzazione i principali fattori determinanti, chiediamo l’attenzione delle Istituzioni e di quanti sono chiamati a prendere decisioni sulla salute per rafforzare con azioni concrete l’approccio ONE HEALTH nelle nostre città", inizia la lettera, e prosegue, "molti dei determinanti della salute si verificano al di fuori del settore della salute umana e sono multifattoriali: coinvolgono, ad esempio, la salute degli animali, i cambiamenti climatici, l’impatto antropogenico, l’inquinamento, l’uso del suolo e delle acque, la perdita di biodiversità, le disuguaglianze sociali, i conflitti, la sempre crescente urbanizzazione ecc.

Ciò richiede la collaborazione di tutti i settori interessati per costruire una risposta integrata ed efficace attraverso strategie di prevenzione e attività concrete per ridurre l’impatto dei rischi attuali ed emergenti per la salute attuale e collettiva".

"ONE HEALTH è un approccio intersettoriale", continua la lettera aperta, "che guarda alle molteplici connessioni tra la salute umana, animale e ambientale al fine di valutare e gestire la complessità dei rischi per la salute. La pandemia dovuta a COVID-19 ha messo a fuoco la questione in modo più nitido ed evidenziato come sia una priorità agire subito, assieme, concretamente".

"Le città", conclude la lettera, "debbono diventare protagoniste di una nuova architettura della salute e del benessere individuale e collettivo attraverso:

    • Il potenziamento della sanità pubblica su scala globale, nazionale, regionale e locale, per prevenire future pandemie e potenziare la ricerca quale strumento per costruire un futuro migliore;
    • la promozione del concetto olistico di salute umana, animale e ambientale come determinanti della nostra salute e del nostro benessere secondo cui è fondamentale la salute nel contesto urbano come habitat salutogenico e non patogeno;
    • la creazione di forti collaborazioni fra Istituzioni governative, regionali, cittadine, università, autorità sanitarie, istituti di ricerca pubblici e privati, professionisti della salute, imprese per studiare in maniera sinergica fenomeni quali la resistenza antibiotica, il contatto con la fauna selvatica in ambito urbano, i cambiamenti climatici e le pressioni sulla biodiversità e per individuare e controllare all’origine ogni possibile insorgenza e diffusione di nuovi agenti infettivi;
    • la garanzia di un accesso equo alle cure, alla diagnostica e ai trattamenti per tutti i cittadini;
    • la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili (tumori, malattie cardiovascolari, diabete, malattie respiratorie e neurodegenerative) attraverso un tessuto assistenziale diffuso e omogeneo in tutte le aree urbane;
    • la formazione di competenze professioni sull’approccio ONE HEALTH e di sapere diffuso tra i giovani e la popolazione;
    • lo sviluppo di politiche sociali e sanitarie per la promozione della salute come ‘bene comune’ e l’integrazione della stessa in tutte le politiche di sviluppo e sostenibilità delle città".

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