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Ricetta elettronica, ulteriore proroga al 31 dicembre 2024

Sanità pubblica Redazione DottNet | 26/02/2023 19:55

Mandelli: "La ricetta elettronica ha impresso una notevole accelerazione al processo di digitalizzazione della dispensazione del farmaco. La scelta di prorogarne l'utilizzo fino a tutto il 2024 non può che vederci, dunque, pienamente favorevoli"

Dopo l'approvazione da parte delle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio in Senato, il testo del decreto Milleproroghe ha ricevuto il via libera dalla Camera lo scorso 23 febbraio. A Montecitorio il testo del provvedimento ha ricevuto 142 voti a favore, 90 contrari e quattro astenuti.  Con l’aggiunta dei 22 emendamenti al testo da parte dei senatori, prima dell’approdo alla Camera in questo mese di febbraio, il termine ultimo è stato posticipato di un altro anno, ossia al 31 dicembre 2024.

Tra i tanti argomenti di rilevanza per cittadini e presi trattati dal decreto, ora convertito in legge, uno di questi comprende, dunque, l'utilizzo della ricetta elettronica, introdotta dal governo tramite un'ordinanza nel marzo 2020 per limitare gli spostamenti durante l'emergenza pandemica da Covid-19.

 In sostanza, la misura consentiva ai medici del Paese di inviare la ricetta in formato elettronico ai propri pazienti, per richiedere lo svolgimento di esami specialistici o prescrivere terapie e farmaci da acquistare in farmacia. Ricevere la prescrizione medica via e-mail (o su smartphone) ha notevolmente semplificato l’accesso alle cure per i pazienti. Già prima dell’ultimo passaggio all'esame del Parlamento, l'ultimo decreto Milleproroghe - entrato in vigore il 29 dicembre 2022 - prevedeva il prolungamento di questa possibilità fino alla fine del 2023.

«La ricetta elettronica ha impresso una notevole accelerazione al processo di digitalizzazione della dispensazione del farmaco. La scelta di prorogarne l'utilizzo fino a tutto il 2024 non può che vederci, dunque, pienamente favorevoli - ha commentato soddisfatto Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani - se tutto questo è stato possibile lo si deve alla professionalità dei farmacisti che, con grande prontezza e capacità di adattamento anche sul fronte delle dotazioni tecnologiche, hanno reso possibile un cambiamento che scontata non era: la trasformazione di una e-mail o di un sms in una prestazione sanitaria».

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