Torna il segno più sul mercato del cosmetico in farmacia secondo la consueta Indagine congiunturale del Centro studi di Cosmetica Italia, l’associazione delle aziende di settore
Nei primi sei mesi del 2014, infatti, il canale fa registrare una crescita a valori del 2%, che dovrebbe poi assestarsi per la fine dell’anno sul +1,5% per un giro d’affari complessivo attorno ai 1.800 milioni di euro. «Per la farmacia» è la valutazione che arriva dall’Indagine «è in corso una razionalizzazione della domanda» che comunque conferma «la fiducia dei consumatori verso i livelli di specializzazione e la cura dei servizi accessori» garantiti dal canale.
Stessa crescita a valori – il 2% circa – dovrebbe metterla a segno sull’anno il comparto nel suo insieme, che a dicembre dovrebbe toccare i 9.400 milioni di fatturato. Merito in gran parte delle esportazioni (che a fine 2014 dovrebbero registrare una crescita del 7%), perché il mercato interno continua a risentire della sofferenza dei cosiddetti «canali professionali» della cosmetica: i saloni di acconciatura calano nel primo semestre del 4%, i centri estetici del 3,8%, le profumerie del 3%. In contrazione anche la gdo (-1,8% nei primi sei mesi, ma per la fine dell’anno dovrebbe recuperare e chiudere con valori invariati), mentre le erboristerie conservano il segno più ma vedono rallentare il trend di crescita (+1,8% nel primo semestre, +2% a fine anno per un mercato di oltre 410 milioni di euro). «Pur in presenza di molte incertezze» è il commento di Fabio Rossello, presidente di Cosmetica Italia «il settore cosmetico italiano conferma la sua natura anelastica rispetto ai trend negativi, anzi ne incorpora le criticità e reagisce con competitività: lo testimoniano il costante ricorso all’investimento in innovazione e ricerca e l’ampliamento della capacità produttiva, a conferma della maturità imprenditoriale del settore».
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