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I farmacisti ospedalieri a confronto sulle nuove sfide professionali

Professione Redazione DottNet | 13/11/2023 11:50

La sessione internazionale ha visto la partecipazione di esperti in farmacia ospedaliera dagli USA e dalla Francia, dalla Grecia e dalla Danimarca, dal Belgio e dall’Inghilterra, per una comparazione dei modelli e delle esperienze

"L’obiettivo di Mastepharm 2023 era quello di creare un forum di discussione internazionale per comprendere come il farmacista ospedaliero stia interpretano in varie e differenti situazioni il suo ruolo nei confronti dei grandi cambiamenti in atto nei vari servizi sanitari. Questo è avvenuto soprattutto tenendo conto dell’accelerazione impressa dall’automazione, dalla robotica, dalle terapie geniche, dall’intelligenza artificiale e dai nuovi modelli di valutazione nell’ambito dell’HTA. Il confronto realizzato ci ha confermato nella convinzione che il farmacista ospedaliero è uno dei motori del cambiamento 'in meglio', soprattutto se si trova nelle condizioni organizzative e di cultura e contesto multidisciplinare per svolgere i vari ruoli che le sue competenze lo spingono a interpretare": con queste parole Francesco Cattel (Direttore Struttura Complessa Farmacia Ospedaliera AOU Città della Salute e della Scienza, Torino) commenta la conclusione del modulo "international", ultima proposta dell’evento Masterpharm 2023, corso per farmacisti ospedalieri realizzato a Torino e sviluppato su tre differenti appuntamenti (regionale, nazionale e internazionale) che hanno coinvolto oltre 150 professionisti come discenti e 50 relatori da tutto il mondo.

 

La sessione internazionale ha visto la partecipazione di esperti in farmacia ospedaliera dagli USA e dalla Francia, dalla Grecia e dalla Danimarca, dal Belgio e dall’Inghilterra, per una comparazione dei modelli e delle esperienze soprattutto nell’ambito dell’introduzione delle tecnologie avanzate nella pratica quotidiana. "Le esperienze presentate", ha commentato Francesca Venturini, past president SIFACT e una dei tre coordinatori scientifici dell’evento, "ci hanno confermato che non ci sono sostanziali differenze tra il nostro Paese e gli altri. Ci sono esperienze di tecnologie nelle farmacie ospedaliere italiane che sono già sicuramente molto strutturate ed avanzate, semmai occorre sottolineare che in altri Paesi sono partiti sensibilmente prima che noi in Italia, e quindi l'implementazione di sistemi tecnologici innovativi è già radicata e condivisa, sia nella robotica che nell'automazione. Tutti gli interventi hanno dimostrato che le tecnologie possono essere oggi a evidente supporto della Farmacia Ospedaliera, con risparmi di tempi e di valori economici, ma tuttavia occorre programmare con precisione le attività affinché il professionista si possa concentrare sulla parte professionale e clinica". 

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Tra i temi approfonditi anche quello della prescrizione da parte dei farmacisti ospedalieri, atto ancora non disponibile in Italia, ma che in alcuni situazioni europee (ad esempio in Francia) è già previsto nelle mansioni professionali, con risparmi di tempi e con garanzia di appropriatezza ed aderenza. "Il farmacista che prescrive o il farmacista esperto in antimicrobial stewartship sono esperienze in atto che sono state condivise durante Masterpharm, offrendo spunti di riflessione e confronto davvero preziosi", commenta Piera Polidori, componente del board EAHP e tra i coordinatori scientifici dell’evento, "Senza dimenticare che tra gli spunti emersi c’è stata anche la sessione confronto tra società scientifiche, con la presenza di EAHP, a conferma della stretta relazione che c’è da anni tra professionisti italiani ed europei".

Come detto da Polidori, l’evento - che ha registrato anche relazioni sui temi della galenica, dell'oncologia di precisione, della nutrizione parenterale, delle ATMP - si è concluso con un confronto tra i presidenti di SIFACT, EAHP (per la società europea era presente Despoina Makridakis, componente del Board), SIHTA (con il past-president Francesco Saverio Mennini che ha proposto un’esaustiva analisi dei temi contenuti nel nuovo Regolamento europeo HTA 2021-2028) e SIFO. In particolare Arturo Cavaliere (presidente SIFO) ha sottolineato l’importanza ed utilità di un confronto ai massimi livelli tra società scientifiche "perché dalle best practice possiamo reciprocamente comprendere la qualità di prestazioni e servizi che la nostra professione riesce a proporre in differenti situazioni organizzative e di governance. Il risultato di questi eventi di dialogo è un miglioramento delle proprie procedure e linee guida e la costruzione di una sempre maggior disponibilità al dialogo collaborativo anche in termini di multidisciplinarietà".

L'evento torinese si è concluso con un pensiero ai progetti già avviati per creare il Masterpharm 2024? Risponde Francesco Cattel: "Certamente l’edizione '24 sarà simile nello spirito, ma diversa nello svolgimento. Saremo ancora qui evolvendoci e imparando a crescere, e quindi accorperemo i moduli e li faremo di più ampia durata, mantenendo sempre la compresenza di temi e relatori nazionali e internazionali, aprendoci ad altre figure professionali e cercando di coinvolgere i partecipanti nella produzione di di documenti che caratterizzano il nostro lavoro di farmacisti ospedalieri e la nostra responsabilità di professionisti che si sono presi l'impegno di traghettare il SSN verso una fase nuova, più rispondente ai bisogni e più sostenibile per tutto il Paese".

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