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Fascicolo sanitario elettronico, dalla Lombardia all'Emilia Romagna: interviene il Garante della privacy

Privacy Redazione DottNet | 26/06/2024 17:02

Procedimenti per 18 Regioni e 2 Province autonome: grave situazione segnalata a presidente Consiglio e ministro Salute

È urgente intervenire per tutelare i diritti di tutti gli assistiti italiani coinvolti nel trattamento dei dati sulla salute effettuato attraverso il Fascicolo sanitario elettronico 2.0. Con questa motivazione il Garante Privacy ha notificato a 18 Regioni e alle Province autonome di Bolzano e Trento l’avvio di procedimenti correttivi e sanzionatori per le numerose violazioni riscontrate nell’attuazione della nuova disciplina sul FSE 2.0, introdotta con il decreto del ministero della Salute del 7 settembre 2023. Nei giorni precedenti la grave situazione e l’urgenza di interventi correttivi era stata segnalata alla presidente del Consiglio dei ministri e al ministro della Salute.

Gli esiti dell’attività istruttoria sul Fse, avviata alla fine di gennaio, hanno mostrato che 18 Regioni e le due Province autonome del Trentino Alto Adige, non essendo in linea con quanto contenuto nel decreto del 7 settembre 2023, hanno modificato, anche significativamente, il modello di informativa predisposto dal ministero, previo parere del Garante, che avrebbe dovuto essere adottato su tutto il territorio nazionale.

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Le difformità riscontrate hanno reso evidente che alcuni diritti (es. oscuramento, delega, consenso specifico) e misure (es. misure di sicurezza, livelli di accesso differenziati, qualità dei dati) introdotte dal decreto, proprio a tutela dei pazienti, non sono garantite in modo uniforme in tutto il Paese. Oppure sono esercitabili ed esigibili solo dagli assistiti di talune Regioni e Province autonome, con un potenziale e significativo effetto discriminatorio sugli assistiti. Tale disomogeneità contraddice inoltre lo spirito della riforma del Fse 2.0 volta a introdurre misure, garanzie e responsabilità omogenee sul tutto il territorio nazionale, rischiando così di compromettere anche la funzionalità, l’interoperabilità e l’efficienza del sistema Fse 2.0. Le violazioni nelle quali sono incorse Regioni e Province autonome, con diversi livelli di gravità e responsabilità, possono comportare l’applicazione delle sanzioni previste dal Regolamento europeo.

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