Le Regioni che hanno presentato il maggior numero di opposizioni sono state la Lombardia (la più numerosa in termini di popolazione) e il Veneto
Lo scorso 30 giugno è scaduto il termine per opporsi al caricamento dei propri dati e dei documenti clinici precedenti il 19 maggio 2020 nel Fascicolo sanitario elettronico. Negli ultimi giorni c'è stato un incremento delle opposizione, ma in termini generali si parla di numeri molto modesti. Sono stati infatti 283 mila i cittadini che hanno bloccato lo spostamento delle informazioni sul nuovo strumento, ossia lo 0,47% della popolazione.
Ricordiamo che ci si poteva opporre tramite tramite il servizio 'Fse – Opposizione al pregresso' disponibile online nel Sistema Tessera Sanitaria (TS), ma anche accedendo al servizio online con uno degli strumenti di identità digitale: Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale), Cie (Carta d’Identità Elettronica), Cns (Carta Nazionale dei Servizi).
Le Regioni che hanno presentato il maggior numero di opposizioni sono state la Lombardia (la più numerosa in termini di popolazione) e il Veneto, rispettivamente con oltre 44mila e 42mila domande, seguite dal Lazio con oltre 32mila. Fanalino di coda il Molise con 848 e la Valle d'Aosta con 566 richieste di opposizione.
Tra le novità: trasformazione del corso di medicina generale in scuola di specializzazione, incentivi per i professionisti in aree disagiate, impiego flessibile degli specializzandi e introduzione stabile dello “scudo penale” per colpa lieve
Mandelli (FOFI): "Con Testo Unico Farmaceutica verso assistenza più moderna e accessibile. Confermato ruolo centrale dei farmacisti nella riforma"
Da giovedì 31 luglio, in seguito a una legge voluta dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, non sarà più possibile prorogare i contratti esterni dei medici "gettonisti"
"Utenti valutino l'opportunità di condividere i dati"
Più formazione per vincere sfida arresto cardiaco improvviso
I vaccini sono adattati alla variante JN.1. Possibile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri
Bellantone: "la sicurezza dell’assistito è un pilastro fondamentale della qualità delle cure ed è un diritto inalienabile di ogni persona"
"Uso corretto delle risorse non avviene in tutte le regioni"
dottnet.title.comments