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L'invecchiamento ha due scalini-chiave, a 44 e 60 anni

Medicina Interna Redazione DottNet | 27/08/2024 11:50

Qui il corpo subisce drastici mutamenti a livello biomolecolare

 L'invecchiamento non procede in maniera lenta e costante, ma il suo percorso incontra due scalini-chiave: il primo a 44 anni circa, il secondo intorno ai 60 anni. Lo ha scoperto lo studio della Scuola di Medicina dell'Università americana di Stanford pubblicato sulla rivista Nature Ageing: in corrispondenza di questi due momenti, infatti, avvengono drastici mutamenti a livello biomolecolare, che vedono aumentare o diminuire repentinamente migliaia di molecole e microrganismi presenti nel corpo. L''esistenza di questo fenomeno dovrebbe spingere, secondo i ricercatori, a prestare attenzione alla propria salute e adattare il proprio stile di vita soprattutto in questi momenti-chiave della vita.

     Gli autori dello studio guidati da Xiaotao Shen hanno esaminato i dati forniti da 108 volontari tra i 25 e i 75 anni, seguiti per diversi anni proprio allo scopo di comprendere meglio la biologia dell'invecchiamento. Ciò ha permesso di monitorare i cambiamenti legati all'età in più di 135mila molecole e microbi diversi: migliaia di questi subiscono notevoli mutamenti nel corso della vita, concentrati soprattutto in determinati momenti.

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Intorno ai 44 anni, le molecole più coinvolte sono quelle legate al metabolismo dell'alcol, della caffeina e dei grassi e quelle associate a disturbi cardiovascolari. Circa 15 anni dopo, invece, l'attenzione si sposta sulle molecole legate al metabolismo di carboidrati e caffeina, alla regolazione immunitaria, alla funzione dei reni e ancora alle malattie cardiovascolari.     I ricercatori non sono rimasti molto sorpresi dallo scalino dei 60 anni, poiché è noto che i rischi di molte malattie legate all'età aumentano proprio in quel periodo, mentre è stata più inaspettata la presenza del gradino a 44 anni, poiché riguarda allo stesso modo uomini e donne, e non è quindi dovuta alla menopausa. Secondo gli autori dell'articolo, è possibile che alcuni di questi cambiamenti siano legati allo stile di vita o a comportamenti tipici di queste fasce d'età, piuttosto che a fattori biologici.

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