Canali Minisiti ECM

Arriva l'assistente infermiere, ma è polemica: i sindacati protestano

Professione Redazione DottNet | 07/10/2024 14:34

Una figura che secondo i sindacati non garantisce la sicurezza per la quale, dicono, serve da una formazione più ampia, indispensabile per mettere le mani sui pazienti

 Nonostante una raccolta firme con migliaia di adesioni e il parere fortemente critico espresso anche dalla comunità internazionale, che si è appellata alle istituzioni per un cambio di rotta, l'Assistente Infermiere sta arrivando nelle corsie di strutture pubbliche e private.   Gli infermieri temono la nuova figura, un "ibrido" che secondo i sindacati non garantisce la sicurezza per la quale, dicono, serve da una formazione più ampia, indispensabile per mettere le mani sui pazienti. A spiegarlo sono Antonio De Palma (nella foto), Presidente di Nursing Up, e Walter De Caro, Presidente di CNAI (la Consociazione Nazionale Associazioni Infermiere/i).   Gli infermieri sono pronti a protestare contro la nuova figura per la quale è arrivato queste settimana il via libera in Conferenza Stato-Regioni.

"Governo e Regioni hanno ignorato i pareri negativi degli esperti nazionali ed internazionali tra cui quello Federazione Europea degli Infermieri (Efn)".   La nuova figura con 500 ore di formazione, per fare alcuni esempi, potrà intervenire sul paziente per la medicazioni, le iniezioni e anche per l'uso del sondino oro-tracheale, "con i rischi che ne conseguono" spiega De Palma.  Oltre alla petizione, il 20 novembre gli infermieri scenderanno in piazza per protestare assieme ai medici per il destino del Servizio Sanitario Nazionale. Le principali criticità sollevate dalla comunità scientifica includono la formazione degli Assistenti Infermieri che potrebbe non essere sufficientemente rigorosa, compromettendo la qualità dell'assistenza e la sicurezza dei pazienti e la mancanza di esperienza e competenze adeguate potrebbe aumentare il rischio di errori clinici.

pubblicità

    La nuova figura, a metà fra l'infermiere e l'operatore sociosanitario, potrà operare nella sanità pubblica e privata.  In sostanza, spiega il decreto, sarà "un operatore in possesso della qualifica di Oss che ha seguito di un ulteriore percorso formativo consegue la qualifica di assistente infermiere".   Il suo compito sarà quello di "collaborare con gli infermieri assicurando le attività sanitarie oltre a svolgere le attività proprie del profilo di operatore socio sanitario". E l'obiettivo, come sancisce lo stesso atto, serve "alla generale necessità di rispondere in maniera differenziata ai crescenti bisogni di salute della popolazione".    Del resto oggi la carenza di infermieri in Italia è di almeno 65.000 unità, secondo la Corte dei conti, ma nei prossimi dieci anni usciranno dalla professione per raggiunti limiti di età, rispetto al decennio precedente, almeno il quadruplo dei professionisti.     L'Italia è il Paese Ocse con meno infermieri per 1.000 abitanti: 6,4 contro una media europea di 9,5 ed è fanalino di coda (sempre nell'Ocse) per laureati in infermieristica ogni 100.000 abitanti: solo 17 contro una media di 48.   Il decreto sull'Assistente Infermiere, a parere dei sindacati serve anche a eludere gli investimenti attesi ma, spiegano "studi autorevoli, dimostrano che la mortalità si riduce del 30% quando almeno il 60% del personale assistenziale ha una formazione specifica infermieristica".

Commenti

I Correlati

Orari più flessibili, supporto ai giovani medici nelle AFT e risorse per il funzionamento delle Case di Comunità in linea con il PNRR. I tempi più complessi rinviati alla prossima tornata contrattuale, adesso è corsa all'accordo

Tra chi ha patologie croniche solo il 46% ha una percezione positiva

Il mancato raggiungimento comporta anche una perdita stimata di PIL pari a circa 11 miliardi di euro

Sistema fragile e fuga dei giovani medici, nel 2025 coperti solo 64 posti su 165 nella Scuola di Specializzazione in Medicina e Cure Palliative

Ti potrebbero interessare

La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate

Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro

Con la graduatoria parte la caccia ai 22mila posti

Nursing Up: "Mai così tante. In nessun ospedale agenti dopo le 24"

Ultime News

Più letti