L'utilizzazione della telemedicina ha ridotto il numero di ospedalizzazioni e mortalità per insufficienza cardiaca di circa il 15%
Apartire dal periodo Covid nel reparto di Medicina Interna ad indirizzo Metabolico e Riabilitativo dell'Azienda Ospedaliera Federico II di Napoli l'utilizzazione della telemedicina ha ridotto il numero di ospedalizzazioni e mortalità per insufficienza cardiaca di circa il 15%. Sono alcuni dei dati di uno studio scientifico coordinato dal dottor Andrea Salzano e illustrato dal direttore del reparto, Antonio Cittadini, coordinatore del Registro internazionale sullo scompenso cardiaco T.O.S.C.A., che ha promosso a Napoli il congresso nazionale della Scuola Mediterranea sull'insufficienza cardiaca ospitando studiosi del settore. Tra le best practices illustrate nelle assise organizzate insieme con l'Associazione Medici Diabetologi, la Società Italiana di Medicina Interna, la Società Italiana di Cardiologia e l'Italian Heart Failure Association, sono emerse quelle dei Policlinici universitari di Bari e di Modena-Reggio Emilia.
Con uso tempestivo +50-70% di sopravvivenza ad arresto cardiaco
Il 24 marzo Giornata mondiale della Lp(a) i cui livelli non si possono modificare con lo stile di vita
Gli esperti: “Abbiamo armi terapeutiche efficaci per contrastarli, ma è necessario combattere l’inerzia terapeutica e la scarsa aderenza dei pazienti alle terapie”
Il progetto GRACE utilizza l'intelligenza artificiale e soluzioni digitali per migliorare la gestione delle patologie cardiovascolari con app e smartwatch
Commenti