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Iss, nel 2023 in Italia 798 casi di malaria tutti importati

Infettivologia Redazione DottNet | 24/04/2025 20:47

L'80% dei casi in stranieri di ritorno dal Paese di origine

L'Italia è ufficialmente libera dalla malaria dal 1970 ma nel 2023 nel nostro Paese sono stati registrati 798 casi di infezione - tutti importati - confermando un trend che si protrae ormai da anni. Lo ricorda l'Istituto Superiore di Sanità (Iss) in occasione della Giornata mondiale dedicata alla malattia che si celebra il 25 aprile. Secondo i dati diffusi dall'Iss, nel periodo pre-pandemico (2017-2019), si è riscontrata una certa stabilità nell'andamento della parassitosi in Italia con un numero medio di 788 casi annui. Nel 2020-2021, a causa delle misure restrittive sui viaggi internazionali attuate per contrastare la pandemia di Covid-19, si è osservata una drastica diminuzione delle notifiche di malaria, con 181 e 433 casi. Superata la pandemia, i contagi sono tornati a livelli pre-pandemici: 596 nel 2022 e 798 casi nel 2023.

 La gran parte dei casi (circa 700 nel 2023) sono stati registrati in cittadini stranieri in arrivo dall'estero. L'80% di loro aveva effettuato un breve viaggio nei loro Paesi di origine (80%) mentre il 13% era al primo ingresso in Italia. Per quanto riguarda gli italiani contagiati, il motivo del viaggio in aree endemiche includeva principalmente viaggi per lavoro (46%), seguito da turismo (26%) e volontariato/missione religiosa (19%). In occasione della Giornata mondiale, l'Istituto Superiore di Sanità - che fu fondato nel 1934 anche per pianificare la lotta a questa patologia - ha reso disponibile un nuovo podcast, che ripercorre la storia della malattia e l'attività dell'Istituto.

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