Oms: "L'attività globale di Sars-CoV-2 è in aumento, con un tasso di positività ai test che ha raggiunto l'11%, livelli che non si osservavano da luglio 2024"
Il primo caso di Nimbus è arrivato in Italia. La variante di Covid-19 è stata registrata all’Ospedale San Martino di Genova a un paziente ematologico 69enne sottoposto al tampone naso-faringeo durante una visita ambulatoriale. “La Nimbus è sotto monitoraggio e interesse perché a livello mondiale sta prendendo il sopravvento sulle altre” ha dichiarato il coordinatore del laboratorio di Igiene regionale Giancarlo Icardi all’Ansa. Il medico ha aggiunto che non si tratta di una variante aggressiva “è più facilmente trasmissibile però non ha nulla da spartire con la virulenza che aveva il virus a inizio pandemia o con le prime varianti”. Icardi sottolinea che negli Stati Uniti il virus era arrivato al 50% come isolamenti e che con il primo caso sembra che si stia diffondendo anche in Italia.
La nuova variante Il primo campione di Nimbus, chiamato anche NB.1.8.1, è stato rilevato, a livello mondiale, lo scorso 22 gennaio. Il 23 maggio scorso l’Organizzazione mondiale della sanità ha messo la Nimbus sotto monitoraggio. Questa categoria indica il grado di preoccupazione minore. Al momento questa variante di Covid non sembra destare grandi problemi, né a livello di infettività né a livello di entità dei sintomi. Secondo l’Oms, da febbraio, l’attività del virus è in aumento con un tasso di positività che ha raggiunto l’11%, livelli che non si osservavano da luglio 2024.
Secondo l'epidemiologo Giovanni Rezza (nella foto) si potrebbe avere una piccola ondata, come solitamente accade quando ci sono piccole mutazioni rispetto a un lignaggio precedente, ma senza grosse conseguenze. Questa nuova forma del virus, secondo l'Oms, ha dato il primo segno di sé il 22 gennaio 2025. A quella data risale infatti, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, il primo campione raccolto. Da allora la nuova variante di Sars-CoV-2 divenuta osservata speciale, NB.1.8.1, già battezzata “Nimbus” dagli esperti sui social, è cresciuta lentamente. "Da metà febbraio 2025, secondo i dati disponibili dai siti sentinella, l'attività globale di Sars-CoV-2 è in aumento, con un tasso di positività ai test che ha raggiunto l'11%, livelli che non si osservavano da luglio 2024", segnala l'Organizzazione mondiale della sanità nell'alert pubblicato per fare il punto sull'andamento di Covid-19 in queste ultime settimane e su un quadro che sta cambiando, con l'ascesa di una nuova variante che si affaccia sulla scena globale, NB.1.8.1. "L'aumento", spiega l'Oms, "si osserva principalmente nei Paesi del Mediterraneo orientale, del Sudest asiatico e delle regioni del Pacifico occidentale". I recenti aumenti dell'attività di Sars-CoV-2 "sono sostanzialmente in linea con i livelli osservati nello stesso periodo dell'anno scorso", puntualizza l'Organizzazione. Tuttavia, "manca ancora una chiara stagionalità nella circolazione del Sars-CoV-2 e la sorveglianza è limitata. Un monitoraggio continuo è essenziale", ammonisce l'agenzia.
Alla luce della diffusione della variante LP.8.1 che sfugge agli immunizzanti, l'Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha raccomandato l'aggiornamento dei vaccini anti-Covid per includere la nuova variante del virus Sars-CoV-2 in vista della campagna vaccinale 2025/2026. LP.8.1 è una sottovariante della famiglia Omicron. Presenta nove mutazioni aggiuntive nella proteina Spike rispetto a JN.1 e, secondo i dati dei Centers for Disease Control and Prevention degli Stati Uniti, rappresenta attualmente il 42% dei casi di Covid-19 nel Paese, mentre nel Regno Unito circa il 60% delle infezioni. Secondo i dati disponibili, che includono anche studi su animali, l'aggiornamento vaccinale dovrebbe garantire una maggiore efficacia contro un virus che continua ad evolvere. In realtà, la variante LP.8.1 non è una nuova arrivata delle ultime settimane. Rilevata per la prima volta nel luglio 2024, tra marzo e aprile 2025 è diventata quella dominante in diverse aree del mondo, compresi Stati Uniti e Regno Unito. Ma cosa sappiamo di LP.8.1.? Questa variante appartiene al lignaggio JN.1, a sua volta della famiglia Omicron. Nello specifico, discende da KP.1.1.3, che si era formata a sua volta da JN.1 responsabile di importanti ondate in tutto il mondo tra la fine del 2023 e l'inizio del 2024.
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