Canali Minisiti ECM

Prevenzione tumore al seno con Polizia di Stato. IRisultati Care for Caring 2.0, Ambasciatrici della Prevenzione

Oncologia Redazione DottNet | 28/10/2025 13:45

Mazzotti: “La prevenzione rappresenta il primo e più concreto strumento di tutela della vita e di responsabilità verso la comunità”

"Care for Caring - Ambasciatrici della Prevenzione" si caratterizza per l'offerta di controlli clinici ed ecografici gratuiti alle donne in servizio nella Polizia di Stato, alle Allieve delle Scuole e degli Istituti di formazione della Polizia di Stato. L’iniziativa vuole sensibilizzare le donne sul valore della prevenzione in ogni fase della vita e ampliare la fascia di screening, dando equità di accesso a tutte le regioni italiane.  Altro obiettivo importante è quello di raggiungere con un messaggio di prevenzione la cerchia di familiari, conoscenti, amiche, colleghe di tutti gli Agenti, donne e uomini, della Polizia di Stato.

Offerta

pubblicità

"Care for Caring" offre l’opportunità di prenotare una visita senologica e, secondo decisione del medico, un esame ecografico, per tutte le Allieve Agenti delle Scuole incluse nel Progetto.  Al momento della visita e dei colloqui viene distribuito materiale informativo educazionale sull’importanza della prevenzione del cancro alla mammella (autopalpazione, visita senologica periodica, ecc.) e dell’adesione agli screening mammografici. L’attività educazionale tocca anche altre forme di tumore, come quello ovarico, del collo dell’utero, del colon, oggi monitorabili attraverso i programmi di screening e prevenzione messi a disposizione dal Servizio Sanitario Nazionale per tutta la popolazione. Le visite e i colloqui sono effettuati presso gli Uffici Sanitari Provinciali della Polizia di Stato delle città coinvolte grazie alla collaborazione di medici specialisti in senologia e radiologia. Le donne per le quali sono stati ritenuti necessari approfondimenti diagnostici sono indirizzate a Ospedali, Presidi o Poliambulatori del territorio. 

Organizzatori e partner

Ideata e coordinata da Ladies First e promossa dalla Polizia di Stato, anche l’Edizione 2025 di "Care for Caring 2.0" ha ricevuto il patrocinio dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), Società Scientifica di riferimento in oncologia, e di Fondazione AIOM.   La campagna è realizzata con il supporto non condizionante dell’azienda main sponsor AstraZeneca e, quali partner tecnici, delle aziende GE HealthCare e Samsung Healthcare Italia.

Il board scientifico

L’iniziativa è coordinata da un board scientifico che ha validato i messaggi e i testi contenuti nei materiali di comunicazione destinati all’informazione sulla prevenzione. Ha, inoltre, realizzato linee guida di comunicazione uniformi per la gestione delle visite e dei colloqui con le pazienti, stilando un questionario sull’awareness e sul gradimento dell’offerta di prevenzione. 

Fanno parte del board scientifico: 

    • Prof. Giuseppe Curigliano, Presidente ESMO e Direttore Divisione Sviluppo di Nuovi Farmaci per le Terapie
    • Innovative, Istituto Europeo di Oncologia, Milano
    • Dott. Mario Mazzotti, Dirigente Generale Medico Incaricato Centri Diagnostici Regionali, Polizia di Stato
    • Prof. Carmine Pinto, Direttore Struttura Complessa di Oncologia IRCCS Santa Maria Nuova, Reggio Emilia

La prima edizione - 2024

La campagna di sensibilizzazione per la prevenzione del tumore al seno "Care for Caring - Ambasciatrici della Prevenzione" si è rivolta nel 2024 a oltre 1.400 donne, Allieve e personale in forza alla Polizia dello Stato, nella fascia di età tra i 20 e i 60 anni, donne che lavorano ogni giorno per garantire la sicurezza dei cittadini.

La seconda edizione - 2025

Visto il successo dell’edizione 2024, quest’anno "Care for Caring 2.0 - Ambasciatrici della Prevenzione" ha esteso la propria proposta. Più di 5.000 le donne e gli uomini della Polizia di Stato raggiunti in 9 regioni, 963 visite senologiche con controllo ecografico e sessioni di counselling effettuate in oltre 330 ore a cura degli specialisti, con un’adesione che sfiora l’85%.  Coinvolta la fascia di età tra i 20 e i 44 anni, una popolazione non compresa nei programmi di screening mammografico regionali che oggi coprono le fasce di età tra i 45 e i 49 anni (una volta all’anno) e tra i 50 e i 74 anni (ogni due anni).

Undici Istituti e le Scuole di formazione della Polizia di Stato hanno ospitato quest’anno il progetto, dal Nord al Sud del Paese: Alessandria, Peschiera del Garda, Piacenza, Trieste, Vibo Valentia, sedi delle Scuole Allievi Agenti, Roma e Nettuno, sedi rispettivamente della Scuola Superiore di Polizia e dell’Istituto per Ispettori. Le ultime tappe hanno portato il progetto alla Scuola Allievi Agenti di Campobasso, all’Istituto per Sovrintendenti di Spoleto, al Centro di addestramento e istruzione professionale di Abbasanta e alla Questura di Palermo.

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO

Il carcinoma mammario

Il carcinoma mammario, comunemente noto come tumore al seno, è una neoplasia maligna che si origina dalle cellule della mammella. Rappresenta una delle sfide più importanti per la salute delle donne a livello globale.  Nel 2024, in Italia, sono state stimate 390.100 nuove diagnosi di tumore di cui 175.600 nelle donne. Il tumore più frequentemente diagnosticato è quello della mammella, con 53.686 nuovi casi stimati (31% del totale). Tra il 2006 e il 2021 in Italia, 47.447 uomini e 54.832 donne di età 20-49 anni sono deceduti a causa di un tumore: in media, ogni anno, tra i giovani adulti sono deceduti 2.965 uomini e 3.427 donne.  Con 16.973 decessi nell’intero periodo 2006-2021, il tumore della mammella è risultato responsabile del 31,0% delle morti neoplastiche nelle giovani donne.

Fattori di rischio e stili di vita

I principali fattori di rischio per il tumore al seno sono rappresentati da: età, fattori riproduttivi, fattori ormonali, fattori dietetici e metabolici, stile di vita, pregressa radioterapia a livello toracico, precedenti displasie o neoplasie mammarie, familiarità ed ereditarietà.  Alimentazione, obesità, sedentarietà, fumo e consumo di alcol sono tutti elementi che possono influenzare l'insorgenza della malattia. Aiom nel report 2024 segnala che: "Il consumo di bevande alcoliche rappresenta il più importante fattore di rischio evitabile per il tumore della mammella femminile, e che il relativo messaggio preventivo dovrebbe raggiungere più efficacemente le giovani donne italiane". L'attività fisica rappresenta invece un fattore protettivo per il tumore della mammella e per diversi altre forme tumorali.

L’importanza di una diagnosi precoce

Sono 925.000 le donne viventi in Italia dopo una diagnosi di tumore alla mammella. La probabilità di guarigione aumenta tanto più il tumore viene diagnosticato in fase precoce.  Riporta Aiom nell’ultimo report: "Si prevede che guarirà il 99% delle donne con stadio I alla diagnosi (97% se la diagnosi è avvenuta sotto i 45 anni di età), l’81% di quelle in stadio II. La probabilità di guarigione decresce all’aumentare dell’età; solo per le pazienti con diagnosi in stadio I e II sotto i 45 anni la probabilità di guarigione è lievemente inferiore rispetto alle donne di età 45-54 anni". 

Il potenziamento dei programmi di screening, come la mammografia, ha permesso di diagnosticare tumori in fase iniziale, migliorando notevolmente le possibilità di cura. Guadagnare tempo, intercettando la malattia al suo esordio e ritardandone il più possibile la progressione, è ciò che consente di beneficiare appieno di tutte le nuove terapie che la ricerca sta mettendo a disposizione.

Come sottolineato dal Prof. Gianpaolo Carrafiello nei lavori della Consensus Innovation in Breast Cancer, ai circa 3 milioni e mezzo di inviti al controllo mammografico che vengono spediti, rispondono però circa 1,9 milioni di donne, con tassi di adesione molto superiori al Nord rispetto al Sud.  Per questo è necessario lavorare sempre più e meglio sulla prevenzione e sulla sensibilizzazione, a partire dalle fasce di età più giovani. Le campagne di screening con mammografia ed ecografia non offrono, sotto i 45 anni, un profilo rischio-beneficio sufficiente, perciò gli esperti invitano le donne più giovani a prendere almeno consapevolezza dell'esistenza della malattia nelle fasce di età meno "classiche", per non trascurare eventuali sintomi.

Prospettive future

Il futuro del trattamento del carcinoma mammario punta verso la personalizzazione delle terapie. La ricerca è sempre più orientata a sviluppare trattamenti su misura, basati sulle caratteristiche molecolari specifiche del tumore, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la qualità della vita delle pazienti e ridurre gli effetti collaterali. L'immunoterapia sta emergendo come una nuova e promettente opzione terapeutica.

Conclusioni 

Il carcinoma mammario rappresenta ancora una delle principali sfide oncologiche, ma grazie ai progressi scientifici e alla sensibilizzazione della popolazione, la prognosi è migliorata notevolmente. L’informazione e la prevenzione, attraverso uno stile di vita sano e un monitoraggio costante, rimangono la chiave per ridurre l’impatto di questa patologia. 

Fonte dati: Aiom, I numeri del cancro in Italia (2024)

https://www.aiom.it/wp-content/uploads/2025/01/2024_NDC_web-def.pdf

Commenti

I Correlati

Al centro dei lavori, un tema di crescente rilevanza sanitaria: la malnutrizione nei pazienti oncologici e la necessità di un piano innovativo di prevenzione e cura a livello nazionale

Le terapie a bersaglio molecolare stanno cambiando le prospettive di cura, offrendo miglioramenti significativi in termini di sopravvivenza e qualità di vita

Un programma unico in Europa, promosso da SICO e guidato dall’INT, per formare specialisti capaci di affrontare i tumori più complessi e garantire cure personalizzate ai pazienti

L'accumulo delle cellule T è il fattore chiave di protezione

Ti potrebbero interessare

Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia

Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti

Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica

I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib

Ultime News

Più letti