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Curigliano (Ieo), entro il 2050 i casi di tumore raddoppieranno

Oncologia Redazione DottNet | 04/11/2025 15:30

L'oncologo, prevenzione e stili di vita per ridurre l'impatto

La mortalità per cancro sta diminuendo, ma entro il 2050 i casi raddoppieranno, passando dagli attuali 15 milioni a oltre 30 milioni nel mondo". Lo ha detto Giuseppe Curigliano, direttore sviluppo nuovi farmaci e terapie innovative dello Ieo (Istituto Europeo di Oncologia) e ordinario di oncologia medica all'Università statale di Milano, intervenendo al convegno Welfare Italia oggi a Roma. "Le proiezioni mostrano un aumento dell'incidenza ma un calo della mortalità - ha spiegato- e questo avrà un impatto enorme sulla spesa sanitaria globale.

Nei paesi in via di sviluppo, in particolare, la sopravvivenza resterà molto più bassa".   L'oncologo ha evidenziato che la prevenzione primaria resta l'arma più efficace: "Stili di vita sani, attività fisica, vaccinazioni, come quella contro l'hpv, e programmi di screening possono ridurre in modo significativo i tumori in fase avanzata".

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Tra gli esempi citati, uno studio canadese che "ha dimostrato come la semplice attività fisica riduca la mortalità non solo per il tumore del colon, ma anche per altri tipi di cancro". Curigliano ha poi richiamato l'attenzione sulla necessità di screening personalizzati, "cancer interception" capaci di individuare precocemente la malattia nei soggetti più a rischio, "integrando analisi genetiche e rilevazione del dna tumorale circolante". Il direttore dello Ieo ha infine sollevato due questioni critiche: "La carenza di professionisti oncologici, come anatomopatologi e radioterapisti, e l'impatto delle politiche internazionali sul prezzo dei farmaci innovativi. Il rischio - ha concluso - è che i pazienti europei possano accedere alle nuove terapie con 5 o 6 anni di ritardo rispetto agli Stati Uniti".

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