
Un successo senza precedenti per il XXXII Congresso Nazionale della SICP: oltre 1900 partecipanti, una forte presenza giovanile e un ampio spazio dedicato alle cure palliative pediatriche. Torino in lizza per ospitare il Congresso Mondiale EAPC 2028.
Il XXXII Congresso Nazionale della Società Italiana di Cure Palliative (SICP), tenutosi dal 20 al 22 novembre a Riccione, ha fatto registrare numeri da record, confermando il ruolo centrale dell'Italia nel panorama delle cure palliative a livello europeo. Con oltre 1900 partecipanti e 234 membri della faculty, l’evento ha messo in luce la vitalità di una comunità professionale unica e multidisciplinare, sempre più orientata a coinvolgere le nuove generazioni di medici, infermieri, psicologi, fisioterapisti e altri professionisti sanitari. Un segnale forte di continuità e innovazione in un settore che richiede competenze avanzate e una spiccata sensibilità etica.
Tra i temi trattati, spicca la significativa presenza dei giovani professionisti, che rappresentano una risorsa fondamentale per il futuro delle cure palliative. Inoltre, un ampio spazio è stato dedicato all’ambito pediatrico, con discussioni sui principali aspetti clinici, etici e di ricerca relativi alla cura dei bambini con malattie gravi. Il congresso ha confermato ancora una volta la sua funzione di punto di riferimento per il confronto, la crescita e l’innovazione.
Un’attenzione crescente alla formazione e al volontariato: il contributo della Federazione Cure Palliative
Un aspetto determinante del congresso è stato il contributo della Federazione Cure Palliative (FCP) e del Terzo Settore, che hanno portato al congresso un'importante “Cittadella” formativa, uno spazio di incontro culturale e di aggiornamento per volontari e professionisti. La presenza attiva del Terzo Settore, con le sue competenze specifiche, ha arricchito il dibattito, sottolineando l'importanza di un lavoro integrato tra operatori professionisti e volontari.
Torino candidata a ospitare il Congresso Mondiale EAPC 2028
Un altro momento significativo è stato la presentazione ufficiale della candidatura della città di Torino per ospitare il Congresso Mondiale della European Association for Palliative Care (EAPC) nel 2028. La proposta, supportata da un lavoro di rete ad altissimo livello tra la Fondazione Faro, la Città di Torino, la SICP e la FCP, mira a valorizzare l'esperienza e l’eccellenza italiana nelle cure palliative. La candidatura si inserisce in una strategia di promozione internazionale del modello italiano, noto per la sua qualità, capillarità e capacità di integrazione con i servizi sanitari nazionali.
Cure palliative e suicidio medicalmente assistito: la posizione della SICP
Ampio spazio è stato dedicato al tema del suicidio medicalmente assistito (SMA), una questione che solleva forti dibattiti etici e clinici. Durante il congresso, la presidente del Comitato per le Questioni Etiche della SICP, Danila Valenti, ha presentato in plenaria i principali punti del nuovo Position Paper della SICP, focalizzandosi sul ruolo delle cure palliative nelle fasi informative e valutative della richiesta di SMA. Il documento ribadisce l’estraneità delle cure palliative alla fase attuativa del suicidio assistito, sottolineando che "le cure palliative non anticipano la morte", ma si concentrano sulla qualità della vita del paziente e sul supporto alle famiglie. Il Position Paper offrirà linee guida cliniche, etiche e psicologiche in coerenza con la normativa vigente e con i principi fondanti delle cure palliative.
Il benessere degli operatori di cure palliative: tra gratificazione e difficoltà
Uno degli aspetti più significativi del congresso è stato il laboratorio sul benessere degli operatori delle cure palliative, che ha presentato i risultati di una survey nazionale condotta dalla SICP, in collaborazione con l'Università degli Studi di Padova. Il sondaggio ha raccolto dati su vari aspetti del benessere psicologico e emotivo degli operatori, con particolare attenzione a fenomeni come il burnout, la compassion satisfaction e la compassion fatigue. I risultati hanno evidenziato un forte senso di gratificazione e missione da parte degli operatori, ma anche una crescente difficoltà legata ai carichi di lavoro elevati, alla solitudine professionale e alla scarsità di spazi strutturati per la supervisione e il supporto psicologico.
La SICP ha ribadito l'importanza di favorire il benessere degli operatori attraverso politiche organizzative che promuovano una cultura di supporto e di team building. È stato sottolineato che l’équipe di cure palliative non è solo uno strumento di cura per il paziente, ma anche per i curanti, e che la formazione sul benessere, la condivisione di linguaggi e la riflessione sui bisogni degli operatori sono fondamentali per garantire una cura di qualità e sostenibile nel tempo.
Un futuro di maggiore collaborazione e ricerca
Il congresso si è chiuso con una forte consapevolezza della forza e della crescita della comunità palliativista italiana. Con l’obiettivo di garantire a ogni persona fragile cure competenti, umane e realmente orientate ai bisogni del paziente, la SICP ha sottolineato la necessità di rafforzare la collaborazione tra professionisti, promuovere la ricerca e investire nella formazione. L’impegno a lavorare insieme per un sistema di cure palliative che risponda in modo sempre più completo alle esigenze della società si configura come una delle priorità per il futuro.
Il XXXII Congresso Nazionale della SICP ha dunque confermato il ruolo di eccellenza dell’Italia nel campo delle cure palliative, aprendo la strada a nuove sfide, opportunità e collaborazioni internazionali.
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