Oltre il 63% dei direttori generali di Asl e Aziende ospedaliere (Ao) dice di avere una sovranità limitata a causa della politica. In particolare, il 44% dei dirigenti del Nord pensa che le decisioni siano il risultato di una pluralità di idee, mentre al Sud prevale il richiamo a vincoli politici e finanziari (55,6%) o a una normativa molto stringente (44,4%).
Sono i risultati del Forum ''Sanità e politica. Quale rapporto?'', organizzato da Il Bisturi e Fiaso (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere), che si è tenuto a Roma e al quale ho partecipato. forum è servito anche a fotografare la situazione dei direttori generali in Italia, grazie ad una ricerca del Censis in collaborazione con la Fiaso. In totale sono 38.000 i manager e i responsabili di struttura del Servizio Sanitario Nazionale (Ssn), di cui 180 i direttori generali e 102 i direttori di Ao. Dai risultati del Censis è emerso che il 61% dei direttori generali di Asl o di aziende ospedaliere ha esperienze pregresse in ambito medico-sanitario, il 23,5% in ambito economico e circa il 16% in politica.
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