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Scoperto Bisfenolo A, componente della plastica “quotidiana”, tra cause endometriosi

Ginecologia | 09/04/2010 12:16

Plastica nemica delle donne. C'è infatti una componente di materiali plastici di uso comune, il Bisfenolo A, tra le cause scatenanti dell'endometriosi, una malattia che colpisce 3 milioni di italiane e in due casi su cinque porta all'infertilità. Il bisfenolo A e sostanze simili (la 'famiglia' degli interferenti endocrini), se somministrati nel primo periodo di gravidanza, infatti, provocano la malattia. E' la scoperta tutta italiana, realizzata da un gruppo di scienziati di diversi atenei guidati da Pietro Giulio Signorile, presidente della Fondazione italiana endometriosi (Fie), e presentata questa mattina a Roma nel corso del congresso internazionale ''Interferenti endocrini: endometriosi e infertilita'''. "La scoperta consiste - spiega Signorile - nell'aver riprodotto l'endometriosi nel modello animale, somministrando ad un gruppo di topi femmine un interferente endocrino (Bisfenolo A). Nella prole natada queste madri si è riscontrato, nel 30% dei casi, la presenza di endometriosi nel tessuto adiposo periuterino (ovvero al di fuori dell'utero), mentre nel gruppo di controllo non trattato con Bisfenolo A è stato riscontrato un solo caso di endometriosi nella prole femminile (5%). Questo studio ha dimostrato per la prima volta al mondo la presenza dell'endometriosi nei topi e che gli interferenti endocrini agiscono come fattore epigenetico".

Il ministero per le Pari opportunità, insieme alla Fondazione, all'Inps e all'Inail, ha detto il ministro Mara Carfagna nel suo messaggio inviato al congresso, "è in prima linea nella lotta all'endometriosi che in Italia colpisce un numero veramente elevato di donne, il 30% di quelle in età fertile. L'obiettivo è quello di non abbassare mai la guardia su una patologia che è ancora sottovalutata, è causa di infertilità per le donne che ne soffrono ed è anche parzialmente invalidante con conseguenti riflessi negativi nella vita privata, sociale e lavorativa.

Una malattia di genere che può dare origini a discriminazioni per le donne. Discriminazioni che dobbiamo abbattere, a tutti i costi". L'endometriosi può provocare infertilità, forte dolore pelvico, cicli mestruali molto dolorosi, difficoltà nei rapporti di coppia e persistente stanchezza fisica. E' di difficile diagnosi perché si manifesta con quegli stessi sintomi che insorgono generalmente nel periodo mestruale.

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Disagi gravi che si traducono in un costo sociale di circa 6 miliardi di euro l'anno in Italia e 30 miliardi in Europa, anche per congedi lavorativi legati alla patologia. Nel nostro Paese, in particolare, la degenza media di ricovero è pari a 4,6 giorni e il costo rimborsato alle Regioni dal Servizio sanitario nazionale è di soli 2.773,80 euro per paziente. Tra le conseguenze del ritardo diagnostico, che in Europa si attesta in media sui 9 anni, c'è l'infertilità e, negli ultimi stadi, l'asportazione di parte dell'intestino o danni all'apparato urinario. Una malattia che incide negativamente anche sulla nostra economia e che, con oltre 33 milioni di giornate lavorative perse e 128 milioni di euro per l'acquisto di farmaci, costa al nostro Sistema sanitario nazionale 182 milioni di euro all'anno, 54 dei quali per il solo trattamento chirurgico.
Fonte: Adnkronos
 

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