Essere informati e curati, ricevere una diagnosi tempestiva e poter accedere rapidamente ai trattamenti. Disporre, inoltre, di servizi di riabilitazione visiva di qualità. Questi i principi alla base della 'Carta dei diritti del paziente' affetto da maculopatia, redatta da Amd Alliance International e dall'Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-Iapb Italia onlus, presentata questa mattina a Roma."Malgrado gli sforzi fatti finora - spiega Giuseppe Castronovo, presidente dell'Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-Iapb Italia onlus - la Degenerazione maculare legata all'età (Dmle) continua ad essere una malattia ancora poco conosciuta". Nonostante colpisca nel nostro Paese quasi un milione di persone, con 20 mila nuovi casi ogni anno della forma più grave. "Si calcola, infatti, che meno di un terzo degli italiani sa cosa sia e come si cura. Quindi bisogna impegnarsi ancora di più in termini di informazione e prevenzione. E proprio per queste persone è stata redatta la 'Carta' presentata oggi", sottolinea.
"La Commissione ministeriale nata recentemente - aggiunge Mario Stirpe, presidente della Commissione nazionale per la prevenzione della cecità - è un'espressione concreta dell'impegno delle istituzioni per prevenire e contrastare le malattie che possono portare a cecità o ipovisione, tra cui la Dmle. Il nostro dovere, ora, sarà quello di ottimizzare tutte le forze e le risorse sia sanitarie che assistenziali presenti sul territorio nazionale per individuare programmi di prevenzione per le persone potenzialmente a rischio e potenziare i percorsi diagnostico-terapeutici e riabilitativi per un intervento efficace sul paziente già affetto da menomazioni visive. Anche se le Regioni spesso sono poco portate a riconoscere terapie che hanno costi elevati, come anche la nostra Regione Lazio, tuttavia spero che questa Commissione - conclude Stirpe - possa essere un mezzo importante per la sensibilizzazione". "Molto raramente - aggiunge Castronovo - gli italiani si sottopongono a visite oculistiche preventive. Eppure queste potrebbero portare dei grandi vantaggi non solo in termini di salute pubblica, prevenendo le malattie e le conseguenti disabilità, ma anche in termini di costi sociali", avverte.
Fonte: Adnkronos
Lo rivela uno studio pubblicato sul British Medical Journal e condotto da Lingyi Liang, dello State Key Laboratory of Ophthalmology, Zhongshan Ophthalmic Center, presso la Sun Yat-sen University nel Guangdong in Cina
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"Oltre a maculopatia, cataratta e distacco della retina. Per questo motivo va sempre monitorata attentamente"
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